recensioni dischi
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PUNKOSCENICO  "Io porto la birra voi portate la sete"
   (2015 )

A tre anni di distanza dal lavoro precedente, i Punkoscenico sono tornati con “Io porto la birra, voi portate la sete”, disco di sei tracce dal titolo fortemente irriverente. Punk nei testi e nella musica (meno nel look, ma il punk è musica, non moda), i Punkoscenico sembrano essere ripartiti proprio da quanto di buono fatto con “Ci vediamo stasera e ho già mal di testa”, cioè da quel tentativo di recuperare una tradizione punk rock anche italiana che prendeva le mosse all’inizio degli anni novanta (Invasione degli Omini Verdi, Derozer, Porno Riviste e via dicendo) e d’infarcire il sound con spunti più personali ed originali, riuscendoci in ogni pezzo, sebbene non sempre con la stessa efficacia. Promossi anche per quanto concerne il songwriting: l’attitudine punk della band vien fuori con una scrittura scarna ma incisiva, spesso velata di sarcasmo. La componente melodica è curata e non di rado è possibile assistere a virate pop punk che contribuiscono a coinvolgere l’ascoltatore con ritornelli che, al termine del primissimo ascolto, sono già impressi nella memoria. Vita quotidiana, allegria alcolica, amicizie, amori e sesso sono i temi trattati più di frequente, fin quando, nella traccia conclusiva, rifacimento della riuscitissima “Allergico” già presente nel disco precedente, il tono serio s’innalza un pochino fino a produrre una critica, anche piuttosto forte, a tutto quel pop di pessima qualità che spesso riscuote larghi consensi. Conferme e una lieve crescita: i Punkoscenico sono sulla strada giusta. (Piergiuseppe Lippolis)