recensioni dischi
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METHODICA  "The silence of wisdom"
   (2015 )

Dopo il brillante esordio con l’album “Searching for Reflection” (2009) - nel mezzo l’EP “Light My Fire” (2012) - è disponibile in esclusiva su iTunes il secondo LP della prog-metal band veronese dei Methodica intitolato “The Silence of Wisdom” (dal 28/8 in tutte le piattaforme streaming e nei negozi su etichetta Vrec/Audioglobe). Lo presentano in anteprima al prossimo Pistoia Blues Festival domenica 19 luglio nella serata che ved in cartellone Dream Theater, Queensrhyche, Vision Divine e Sinheresy, ed è già online il concept video curato da Valentina Fusa e Dario Manfrinati sul brano “The Lord of Empty Spaces” (incluso nella compilation “Pistoia Blues Next Generation”). “The Silence of Wisdom” è un lavoro ricco di sfumature, arrangiamenti, cambi di ritmo racchiusi in 8 brani ed una epica introduzione, per oltre un’ora di musica in bilico tra Porcupine Tree, A Perfect Circle, Tool, Dream Theater. I Methodica si divertono a distruggere la forma canzone mantenendo una fortissima matrice melodica data dalla cristallina voce di Massimo Piubelli, che garantisce potenza e duttilità stilistica, e grazie a una sezione ritmica potente e precisa (Marco Piccoli alla batteria e Paolo Iemmi - già nei Big One - al basso). Le svolte metal arrivano con le chitarre di Marco Ciscato (anche produttore del disco nel suo studio Industrial Studio) e le atmosfere di Marco Baschera alle tastiere. “The Angel Lies Dying” è il singolo prescelto, mentre “Destruction of Idols” e “The Lord of Empty Spaces” godono (e godranno) di video suggestivi. Un importante valore aggiunto è la bonus track cover dei Genesis “Firth of Fifth”: un brano che solo pochi possono permettersi di riproporre per magia e complessità. Di rilievo l’artwork del cd (dotato di un originale booklet verticale) replicato nella versione vinile (VREC168, vinile trasparente): nella cover un albero si staglia su un pessaggio post-atomico a rappresentare il silenzio della saggezza. Ogni ramo racchiude un richiamo alle singole canzoni in un originale rompicato svelato solo all’interno del booklet. Tra gli ospiti dell’album da citare il “growl” di Marta Cicogna in “The Angel Lies Dying” e le chitarre di Gianluigi Scamperle in arte “Perlè”, oltre ad un massiccio utilizzo dell’orchestra (una novità rispetto alle precedenti produzioni).