ASIAN DUB FOUNDATION "More signal more noise"
(2015 )
Gli Asian Dub Foundation sono una band che ha passato gli ultimi 20 anni ad infuriarsi contro l'oppressione e l'ingiustizia. Oggi la loro più forte line-up mantiene ancora il marchio fusion di punk rock, beat elettronici, reggae, bhangra e hip-hop che ha attirato l'attenzione di molti appassionati famosi, da Primal Scream ai Radiohead, da Sinead O'Connor a Chuck D, tutti ex partner nei tour e collaboratori in studio. La recente rimessa in scena della loro colonna sonora live per il film francese ''La Haine'' ha fatto da catalizzatore per formare l'attuale line-up, dove il chitarrista fondatore Steve Savale si è riunito con i membri originali Dr Das (Basso) e Aktarvata (voce); successivamente anche l'ex vocalist Ghetto Priest è tornato. A completare e impreziosire la line-up il batterista Brian Fairbairn e Nathan 'Flutebox' Lee, flautista e beatboxer (già con i Prodigy). Headliners in diversi festival come Exit (Serbia), Rock For People (Repubblica Ceca), Couler Cafè (Belgio), il nuovo live set degli Asian Dub Foundation promette di mettere a ferro e fuoco i palchi di tutto il mondo. "More Signal More Noise" suona decisamente come un fulmine in una bottiglia, con gli elementi più raffinati delle sessioni del producer Adrian Sherwood che si amalgamano alla perfezione con le nuove registrazioni, scatenando una festa punk/dub da far tremare i pavimenti. Una prima versione del disco è uscita in Giappone nel luglio 2013 con il titolo "The Signal e The Noise". I live del disco in Giappone erano esibizioni spettacolari che hanno affascinato il pubblico ed hanno dato nuovo impulso alle canzoni. Di qui la decisione di ri-registrare l'album in modo più teso e più duro. L'intero album è stato registrato in soli tre giorni e mixato in altri tre. Un risultato raggiunto anche perché il gruppo ha registrato senza breakbeat predisposti, tutto dal vivo e con il minimo di sovraincisioni. "Ci si sente come al primo album, in un certo senso" - racconta il chitarrista Steve Chandra Savale - "Penso che risultiamo più vivi in questo album che in quelli precedenti. Stiamo unendo cose che non vengono unite spesso: creatività radicale e primitivismo grezzo, lo sperimentalismo primitivo del migliore rock Leftfield, la migliore bass music, sporca e schietta".