recensioni dischi
   torna all'elenco


ATTRIBUTION  "Why not"
   (2015 )

Gli Attribution sono una band bergamasca nata nel 2009 che ha scelto la strada dell’autoproduzione per dare alla luce il loro primo disco intitolato “Why Not”. Nato da un’idea del chitarrista Marco Pasinetti, il progetto accoglie un numero consistente di influenze fra le più varie, che guardano al rock classico ed al blues vecchia scuola. Nei dieci pezzi (in cui, fra nove inediti, è anche presente la cover di “Cold Turkey” di John Lennon) l’incedere è spesso costellato da virate jazz, altalene funky e addirittura, seppur raramente, tracce di neopsichedelia. Questo sound eterogeneo e composito, figlio di tanta sperimentazione e di un indubbio talento, rappresenta, però, anche un’arma a doppio taglio. Di fatti, nonostante pezzi come “Woman” e “Take Me” siano meritevoli di più di un plauso, proprio in questo continuo muoversi fra mondi diversi c’è la sensazione che gli Attribution pecchino un po’ nell’equilibrio, eccedano fino al mero virtuosismo e, magari, non abbiano scelto realmente il loro personale percorso artistico. Questo emerge, purtroppo, esattamente come è facile scorgere il grande talento dei protagonisti. La stessa durata (un’ora circa) probabilmente, per un album di questo tipo, sembra essere appena eccessiva. In ogni caso, “Why Not” rappresenta un importante punto di partenza: sono comunque solide le basi da cui ripartire, nonostante non manchi qualcosa da correggere. Il passo successivo può essere quello di rendere leggermente più scarno il suono, magari eliminando quegli elementi che un pochino stonano nell’universo complesso di “Why Not”, o comunque insistendo su un lavoro di migliore sintesi degli stessi. “Why Not” rimane comunque un disco che merita di essere ascoltato per le molte buone cose presenti in esso: queste, però, magari non possono essere apprezzate al meglio a causa dei suddetti problemi. (Piergiuseppe Lippolis)