recensioni dischi
   torna all'elenco


LA SUERTE  "L'origine"
   (2015 )

La Suerte nasce nel 2013 dalle ceneri di band attive tra Milano, Lisbona, Detroit e la Brianza. La Suerte predica rock, ha l’attitudine punk e un’anima latina. Ha le parole della migliore tradizione italiana e la tensione psichedelica di una nuova era alle porte. L’intenzione della band è quella di tessere una trama che va da Nick Cave a David Byrne, passando per Os Mutantes, Paul Simon, De André, Gainsbourg, Graziani, Veloso, Fortis. Influenze in apparente contrasto, ma che grazie a una scrittura attenta di arrangiamenti e testi, trovano forma e armonia in un rock sempre in mutazione, con influenze latine e un immaginario surreale, in equilibrio tra esotico ed esoterico. Dopo un demo registrato in presa diretta, arriva ora l’EP “L’origine”, che anticipa il primo album con uscita prevista per l’autunno 2015 in collaborazione con l’etichetta Discipline. “L’origine”, come vuole la parola stessa, rappresenta l’inizio di un percorso, il tentativo di tracciare una via nuova, eclettica. E ne è un chiaro manifesto “L’Origine del mondo”, brano ispirato al celebre quadro di Gustave Courbet, oggi conservato al Museo d’Orsay di Parigi, a cui si riferisce la cover stessa dell’EP: “la nascita, la venuta al mondo, il senso di resurrezione che si prova al risveglio ogni mattina e ogni volta che si incontra qualcuno capace di farci aprire gli occhi sulla realtà che ci circonda. Un entusiasmo che si scontra con l’apatia quotidiana, una forza oscura e dolce destinata a risolversi in una speranza: che l’unica Suerte possibile sia quella che ci scegliamo noi”. Un cantautorato “filosofico”, tra desiderio e rassegnazione, frustrazione e nuova scoperta, marinai e sirene in un surrealismo di fondo che si dipana tra brani dalle tinte western, dalle virate caraibiche o venati di Dub, fino al remix finale, a cura di Luca Urbani, claustrofobico ed elettrizzato. Il disco è stato prodotto da Andrea Ravasio e Francesco Perrone, registrato e mixato presso Frequenze Studio da Andrea Ravasio, Master di Giovanni Versari.