SHAPELESS VOID "Oberheim"
(2015 )
Gli Shapeless Void nascono a Brescia ad inizio 2014 e sono composti da Matteo Marcheselli, Marco Turra, Tommaso Gavazzi e Diego Pellegrini. Si dedicano fin da subito alla produzione di canzoni inedite, concentrandosi su sonorità che spaziano dall'indie rock allo stoner, passando per l'alternative rock. A marzo 2015, dopo una serie di live che li avvicina al pubblico bresciano, danno vita al loro primo ep, "Oberheim". Il lavoro, registrato, mixato e masterizzato presso il Bluefemme Stereo Rec, si compone di quattro pezzi che fanno dell'essere distorti e frenetici i loro punti di forza (idea che hanno voluto rappresentare anche attraverso la copertina, governata da un fantastico caos ordinato). Di fronte a un disco che si chiama "Oberheim" ci si aspetterebbe di sentire synt ed elettronica uscire da ogni dove, ma, a volte, le aspettative vanno tradite fino in fondo. In questo debutto, gli Shapeless Void, infatti, non mettono nemmeno un briciolo di tutto ciò. Ad attendervi saranno un fiume di grasse chitarre, pronte a dar spazio a ritornelli più che trascinanti (''A Drop In The Ocean''), un basso disposto a traghettarvi ovunque vogliate (''Assasin''), ritmi spigliati che non lasciano spazio alle indecisioni (''Stuck In The Queue''), un cantato sinuoso sempre pronto ad amalgamarsi con i vari strumenti (''Reckless''). Sonorità energiche che si combinano con la delicatezza del pop, recuperando il calore degli anni '60 e la ruvidezza degli anni '90. C'è un'Inghilterra che negli ultimi anni ha preso questa direzione. A quanto pare anche una band italiana a cui i confini geografici stanno molto stretti.