INTERPRETI VARI "Flashdance"
(1983 )
Un successo arrivato all'improvviso. Un esile storia d'amore, richiami cinematografici al musical FAME, l'ennesima versione di E' NATA UNA STELLA. Canzoni coinvolgenti e un'attrice, Jennifer Beals, che sarà legata a doppio filo a questo personaggio il quale, sebbene le abbia dato successo, non riuscirà a sostenerla nella sua carriera. FLASHDANCE diventa un film. Addirittura la Panini si affretta a lanciare un album di figurine che incontrerà molto successo. C'è gloria anche per la controfigura dei numeri di danza della Beals, tale Marine Jahal, che gira subito un film come protagonista, STREET OF FIRE. FLASHDANCE è piaciuto perché è una favola in musica, con la colonna sonora affidata a Giorgio Moroder. C'è la favoletta della ragazza povera ma bella che fa l'operaia col casco giallo (!) e che diventa una star, vincendo anche sul fronte dell'amore. Poi c'è la danza che è il filo conduttore di tutto il film. Esce in contemporanea con l'altro film musicale dell'annata, quel STAYIN' ALIVE che sarebbe poi il sequel di 'La Febbre Del Sabato Sera', con John Travolta, che torna al successo dopo qualche anno di crisi professionale, sempre nei panni di Tony Manero. Le canzoni di FLASHDANCE, in realtà, non sono tutte all'altezza della title track. Difatti quelle che si ricordano sono proprio quelle che fanno il successo del film e della sua colonna sonora: WHAT A FEELING di Irene Cara e MANIAC di Michael Sembello. In realtà c'è n'è un'altra, I LOVE ROCK'ROLL di Joan Jett, che è un bel pezzo: avrà molta fortuna in Usa. C'è poi Donna Summer con ROMEO, Kim Carnes con I'LL BE WHERE THE HEART IS, Laura Branigan, che da noi si rivelò incindendo in inglese GLORIA di Tozzi, con IMAGINATION. Voglio ricordare IT'S JUST BEGUN del cantante funky Jimmy Castor, già noto per pezzi come TROGLODYTE MAN e KING KONG. Irene Cara è quindi la voce ufficiale di FLASHDANCE, film campione d'incassi e colonna sonora vendutissima, così come lo fu di FAME. Giorgio Moroder stava selezionando il materiale sonoro per la famosa soundtrack e gli mancava il testo per la canzone principale del disco. Chiama la cantante newyorchese che scrive un testo adatto per la musica di Keith Forsey. La incide e nel giro di pochissimi giorni il pezzo entra nelle classifiche di tutto il mondo. Il secondo interprete dell'altro brano in classifica tratto dalla colonna sonora del film è Michael Sembello. Che il pubblico italiano crede sia alla sua prima performance non sapendo che in realtà Michael è un nome ben conosciuto agli addetti ai lavori, non fosse altro per essere stato il chitarrista della band di Stevie Wonder dal 1972 al 1979. E' stato proprio Wonder ad inserirlo nel mondo della musica americana ad appena diciassette anni, portandolo via da Filadelfia e facendolo lavorare duramente, aiutandolo così a perfezionare la sua altissima tecnica musicale fino a giungere a scrivere insieme al suo pigmalione la stupenda SATURN che contribuì a fare vincere il Grammy all'album SONGS IN THE KEY OF LIFE (1976). Conquistata la fama, Sembello si trasferisce da New York a Los Angeles entrando nel giro delle varie Donna Summer, Chaka Khan e Diana Ross, regine indiscusse della soul-funky music e in quello di celebrità grandissime come Art Garfunkel e Sergio Mendes. Ed è così che Sembello diventa una pedina importante del gruppo del brasiliano che unisce fusion, jazz e samba in una mistura di massima eleganza e finisce per sposare una delle coriste di Mendes. (Christian Calabrese)