DR BOOST "B-powa"
(2015 )
Al di là di Alborosie, da anni ormai trapiantato in Giamaica, la tradizione reggae/dub in italia è tutt’altro che radicata. Nell’ultimo periodo, però, specialmente in Sardegna, sta crescendo una generazione di giovani band che vanno a rimpolpare una scena che, al momento, risulta essere povera di interpreti. A plasmarla, in un certo senso, c’è Dr Boost, una delle più consolidate realtà del reggae italiano. Il terzo appuntamento della carriera del Dottore arriva dopo una lunga serie di esperienze di diverso genere che hanno segnato gli ultimi cinque anni, quelli trascorsi dall’uscita di “Sardinian Warriors”. “B-Powa” è composto da dodici tracce, più una reinterpretata a cappella, per un totale di tredici. Sono diverse le collaborazioni che hanno impreziosito questa produzione, comprese quelle di due rapper sardi (Smilzo MC e MC Black) che hanno contribuito a conferire a “B-Powa” quell’originalità di cui ogni lavoro necessita. Infatti, come sempre, Dr Boost si muove all’interno di più generi musicali. All’interno di una cornice che rimane reggae/dub, l’artista si orienta verso un sound che include elementi dalla dancehall e dal rub-a-dub. Il cantato è spesso rappato e, infatti, non è stata casuale la scelta di avvalersi della collaborazione di esponenti del mondo del rap sardo. In tutto ciò, a dare ulteriore valore al nuovo album di Dr Boost, c’è anche un songwriting all’altezza del cosidetto dub poetry, in cui, alle tematiche più leggere, come quelle amorose, sono associati testi più impegnati e maturi. Dr Boost non fa che imporsi ulteriormente su questa scena, confermandosi un artista attento alla sperimentazione e alla commistione intelligente, oltre che dotato di una certa sensibilità che emerge da testi mai scontati. Un gradito ritorno, quindi, sicuramente all’altezza dei suoi standard. (Piergiuseppe Lippolis)