recensioni dischi
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SUPERTRAMP  "...Famous last words..."
   (1983 )

SUPERTRAMP, uno dei gruppi inglesi (ma con un sound americano) più noti nel mondo, in quest'inizio anni '80. La loro storia inizia nel 1970 quando Rick Davies e Roger Hodgson si uniscono a Richard Palmer, Bob Miller e Dave Winthrop e insieme lavorano per il loro primo 33 che prende il nome dal complesso. Ma il vero successo arriva nel 1974 con CRIME OF THE CENTURY e col successivo CRISIS? WHAT CRISIS. La loro è una musica godibilissima, un pop raffinato che affonda le sue radici nella tradizione dei Beatles e li si può avvicinare all'Electric Light Orchestra di Jeff Lynne, che dei Beatles è quasi una replicante, almeno in alcuni passaggi. Nel 1976 i Supertramp decidono di trasferirsi in America, esattamente a Los Angeles, e la loro musica viene influenzata dalla loro scelta ed anche il look sembra essere quello dei gruppi della west coast statunitense. Nei testi tendono a descrivere la vita dell'uomo americano medio così come ce l'hanno di continuo sotto gli occhi. È in quel periodo che lanciano EVEN IN THE QUIETEST MOMENTS che vende due milioni di copie e dalla quale Renato Zero prenderà in prestito la canzone DREAMER intitolandola SGUALDRINA, per il suo LP intitolato ZEROFOBIA del 1977. Il 1979 è l'anno degli otto milioni di copie venduti con BREAKFAST IN AMERICA e tutte le sue famosissime canzoni: THE LOGICAL SONG e GOODBYE STRANGER. Questa è in sintesi la cronistoria dei Supertramp che, torniamo all'83, sono in classifica in Italia con l'album FAMOUS LAST WORDS (registrato per la maggior parte negli Unicorn Studios, di proprietà di Roger Hodgson, a Nevada City) e IT'S RAINING AGAIN nei singoli. Il disco avrebbe dovuto chiamarsi "in equilibrio sulla fune" ma la parola "fune" non piaceva al gruppo e allora decisero di intitolarlo con una frase che erano soliti usare tra loro quando qualcosa non andava per il verso giusto. Però l'idea dell' equilibrio e della fune non l'hanno abbandonata del tutto. In copertina mettono una figura su di una fune in lontananza ed una mano è pronta a tagliare. Nel 33 troviamo brani di varia estrazione musicale, che vanno dalle atmosfere anni cinquanta (MY KIND OF LADY) alle ballate che strizzano l'occhio (anche tutti e due) ai Beatles e ai Beach Boys (KNOW WHO YOU ARE). Un disco molto eterogeneo e che fila via senza neanche un minuto di noia. La sua commerciabilità mondiale è la giusta premiazione. (Christian Calabrese)