recensioni dischi
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TIC TAC BIANCONIGLIO  "Il volto di Lewis"
   (2015 )

Nell'ottobre del 2011, Greco Armando (già precedentemente nel progetto Lexus) e Cristina Tirella (bassista) decidono di dare il via ad un progetto musicale. L'idea era quella di partire da un discorso che fosse arricchito da una base musicale raffinata e potente e da una carica testuale molto forte e ricercata. Artisti di riferimento, sicuramente tantissimi, ma fra tutti The Cure e Joy Division. Dopo vari cambi di nome, e di identità, il nome scelto fu Tic Tac Bianconiglio, prendendo spunto dalla favola di Carroll, e da tutte le considerazioni morali, sociologiche e testuali che questo racconto poteva rappresentare. Nel corso dei due anni e mezzo di formazione la band ha cambiato vari batteristi, dimostrandosi un gruppo in continua fase di ricerca, non solo musicale, ma probabilmente anche di identità. Trovata una stabilità, nel novembre del 2012, si è deciso di utilizzare campionamenti di batteria, sistemati ed arrangiati nel corso del 2013, da Brace produzioni, produttore dell'alternativo milanese. Nel giugno del 2013 finalmente la band realizza un demo, ''Sasso di Fiori (Volume 1)'', che viene distribuito dalla label milanese Top Record nei migliori store digitali. Nel maggio del 2014 ''Sasso di fiori (Volume 1)'' è stato accompagnato da altri 5 pezzi, che hanno così generato ''Sasso di Fiori Volume 1 e 2'', uscito per la bresciana Indie Box. Ora Alice, il Cappellaio Matto e, naturalmente, il Bianconiglio, figura ambivalente del mondo fiabesco, popolano e danno vita a "Il volto di Lewis", il nuovo disco che i Tic Tac Bianconiglio hanno pubblicato il 26 febbraio. Il loro nuovo lavoro vuole esprimere la visione psicologica del libro "Alice in the Wonderland" e del suo autore, lo scrittore inglese ottocentesco Lewis Carroll: luoghi oscuri, ansia e malattia rimangono i temi principali. La musica, che non appartiene a un genere definito ma che tocca generi che vanno dal post punk al post rock, unita ad una voce non cantata ma recitata, rendono ancora più cupe e ridondanti le sonorità di queste otto tracce. Il disco, registrato presso il Brace Beltempo Studios da Brace Beltempo (già produttore dei Gluts e dei Nevrastena), è stato anticipato dall'uscita del videoclip di "Il volto di Lewis", il primo omonimo singolo pubblicato il 2 febbraio (https://www.youtube.com/watch?v=OyLeojkfNXc).