recensioni dischi
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PINO DANIELE  "Bella 'mbriana"
   (1982 )

Dopo NERO A META', continua la marcia trionfale di Pino Daniele, con BELLA 'MBRIANA (complici alcuni solisti d'eccezione). Il titolo dell'album si rifà ad una credenza popolare partenopea. Quando qualcosa sparisce dentro casa si addossa la colpa a o'munaciello, un minuscolo fantasma. Un fantasma che tuttavia esisteva in concreto, ed era il guardiano delle acque contenute nelle gallerie sotterranee della città, che attraverso i pozzi poteva davvero accedere alle abitazioni private: c'è tutta una letteratura, anche scollacciata, nata attorno a questo personaggio che viveva perennemente sottoterra. Per ritrovare l'oggetto scomparso si invoca uno spiritello buono, la Bella 'Mbriana, una specie di nume tutelare. Ma vuole essere anche un augurio alla musica italiana che all'estero sta vivendo una stagione nuova, in primo piano. Nel testo viene usato un linguaggio di non facile comprensione per chi non è napoletano, "'a parlesia" che è una specie di gergo usato nell'ambiente della malavita per non farsi capire da spie, poliziotti o vittime. Due brani importanti di questo LP sono TUTTA N'ATA STORIA, che parla dell'America non più simbolo di benessere degli emigrati inizio secolo, e ANNARE', storia di una bambina (?) morta per miseria. Le parole sono davvero molto belle. Poi c'è una canzone, MAGGIO SE NE VA, molto nello stile del suo autore, di quelle più intimiste. Tornando ai musicisti che accompagnano Daniele in questa avventura musicale, troviamo Richie Havens, il sassofonista dei Weather Report, Wayne Shorter, e poi l'inglese Mel Collins, ex Soft Machine e, ancora, il sassofonista jazz argentino Gato Barbieri, famoso per la colonna sonora de "L'Ultimo Tango a Parigi". Poi ancora Tullio De Piscopo e Joe Amoruso. Con questi stessi musicisti intraprende un tour lungo 40 appuntamenti che si rivelerà un bagno di folla. Il circuito è quello dei grandi spazi al coperto e questa volta Pino Daniele tocca città che erano state escluse durante il giro estivo, come Milano, al Palazzo dello Sport. Lo show si aggira intorno alle tre ore e ad aiutarlo sul palco salgono musicisti del calibro di Tony Esposito, Karl Potter e Joe Amoruso. L'impianto luci è quello degli Earth Wind & Fire. Conclusione, chi va a vedere Pino Daniele non può che rimanere soddisfatto per la qualità della musica e dell'impianto davvero spettacolare. (Christian Calabrese)