recensioni dischi
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ORLANDO MANFREDI E DUEMANOSINISTRA  "From Orlando to Santiago"
   (2015 )

Quello del viaggio è uno dei temi che, da sempre, esercita un fascino inimmaginabile su qualunque essere umano per la sua capacità d’essere molto più che una semplice esperienza del corpo. È questo ciò di cui parla Orlando Manfredi con i Duemanosinistra. Il viaggio in questione non è uno qualunque, è il Camino De Santiago, quello in cui corpo e spirito diventano, inesorabilmente, un unicum inseparabile. Il titolo non è casuale: “From Orlando To Santiago” è il segno che il punto di partenza è proprio Orlando, l’autore dell’opera. Il disco finisce per connotarsi come un concept in cui si estrinsecano le ragioni (anche quelle taciute), i pensieri e le parole di tutti coloro che si sono affacciati a questa incredibile ma suggestiva esperienza. Un disco dal sapore quanto mai mediterraneo, semplice ma di rara ricchezza. Orlando Manfredi ha costruito il suo progetto su una base cantautorale, ma in grado di assumere contorni nuovi e diversi praticamente ad ogni traccia. Il pop di “Falso Movimento” e il rock di “Will Machine” (quest’ultima è un ricordo dedicato al celeberrimo folksinger Woody Guthrie, noto, neanche a dirlo, per essere stato anche un grande viaggiatore) incontrano momenti swing e ballate d’ispirazione poetica che raccontano un percorso artistico, quello di Orlando Manfredi, di grande spessore. Ottimi protagonisti, ovviamente, i Duemanosinistra, insieme con gli altri cantanti e musicisti che hanno contribuito a fare di “From Orlando To Santiago” un gran bel disco, in grado di prestarsi anche al mondo del teatro. È un album dal grande impatto emotivo, da ascoltare e riascoltare. Magari in auto, o in treno. (Piergiuseppe Lippolis)