MUCULORDS "Carpe diem"
(2005 )
Pazzi. Pazzi scatenati. Un autentico delirio di... pazzia (ogni tanto bisogna ripetersi, no?). E se Elio e le Storie Tese facessero trash metal o brutal-grind-gore, che succederebbe? Semplice, nascerebbero i Muculords. Forse, a ben pensarci, è andata proprio così. Sono romagnoli, ed i loro nomi sono già esaustivi: Torcicolon, Scrotum, Genital Erpes, Gengivitis, Diarreus, Ano Domini. Misteriosi poi i loro strumenti "di lavoro": c'è chi suona la "katarra", chi la "doppia carcassa", chi ancora il "crasso", chi canta (canta???) servendosi del "mucrofono". "Carpe diem" consta di 27 brani (non è un errore di battitura, sono proprio ventisette), distribuiti su 46 minuti: fa un minuto e 'tre quarti' a brano. Niente, paragonato al loro precedente lavoro, "Lethal laxative power" del 2000: anche in quel caso 27 brani, distribuiti però su... 27 minuti. Così è più semplice fare i conti, no? Il disco non vide poi nemmeno la luce: "gli umani si rifiuteranno di pubblicarlo perchè troppo codardi", spiega Torcicolon nelle note che accompagnano "Carpe diem". La copertina di questo nuovo lavoro vi lascia presagire a cosa andrete incontro. Niente, si dice, paragonato invece a ciò che questi 6 scapestrati fanno sul palco. Temo che questo disco, ed il relativo live act, non piacerà a chi possiede tutti gli album di Albano e Romina. Non penso che i ragazzi ne saranno preoccupati. (Andrea Rossi)