BEE GEES "Living eyes"
(1981 )
I fratelli Gibb ancora risentono dello stordimento causato da quella famosa febbre e stanno tutt’ora vivendo di rendita (artistica, perché su quella economica nessuno ha dei dubbi). Difatti non è che i loro album siano particolarmente interessanti ma nonostante ciò riescono sempre a trovare l'ingresso giusto nelle charts mondiali. Nel frattempo Barry e Robin si guardano intorno capendo che forse hanno ben poco da dire come gruppo. Hanno fatto tanto e bene, ora è difficile ripetere se stessi dopo anni ed anni di vita artistica comune. Non dimentichiamoci che i fratelli Gibb hanno cominciato in Australia all'età di dieci anni circa nel lontano 1956. Il loro battesimo musicale importante, a livello mondiale, arriva nel 1967 e da allora nessuno li ha fermati più. Barry è il collaboratore-produttore del disco della Streisand che così tanto successo ha avuto ovunque. Vi dicono qualcosa WOMAN IN LOVE e GUILTY? Nelle sue mani si mettono nomi come Diana Ross e due personaggi tipicamente americani quali Dolly Parton (la famosa cantante country) e Kenny Rogers (altro cantante a metà strada tra il country e lo strazio totale!). I BG vivono da pascià in Florida facendo la spola tra le loro sontuose ville di Miami e gli studi di registrazione. Hanno deciso di stabilirsi in America come tanti altri artisti britannici (che vi hanno solo preso la residenza continuando a vivere in Inghilterra) per evitare il fisco britannico particolarmente severo nei confronti dei musicisti. Il loro album si chiama LIVING EYES e il singolo estratto è HE’S A LIAR. I tre Bee Gees sono produttori del disco insieme a Karl Richardson. Tra i musicisti troviamo George Terry (che aveva collaborato con Ivano Fossati nel disco LA MIA BANDA SUONA IL ROCK), batteristi di chiara fama come Jeff Porcaro dei Toto e Steve Gadd, che all’epoca era considerato il migliore sulla piazza. Il loro sodalizio con il multimiliardario australiano Robert Stigwood (padre padrone della RSO) sembra sia sul punto di terminare e si arriva anche alle vie legali ma poi, data l’enorme mole di soldi che gira intorno ai Bee Gees, si preferisce arrivare ad una riconciliazione. Tutti i brani di questo lavoro sono studiati nei minimi dettagli. C’è l’uso inconfondibile delle loro armonie vocali, una grossa abilità della sezione ritmica e la voce di Robin coadiuvata dai fratelli. Una complicità totale dovuta ad anni di mestiere insieme e al capirsi al volo, senza neanche dover parlare. Bisogna ascoltare la bellissima DON’T FALL IN LOVE per capire come si deve cantare in un gruppo senza sovrastare gli altri per cercare di primeggiare. Tuttavia è Barry con la sua voce grintosa e la sua eleganza a farsi sentire nel brano, uscito anche su 45 giri, sospinto da chitarre elettriche e sintetizzatori. C'è poi una canzone che sembra scritta con la penna dei Beatles e cioè WILDFLOWERS, veramente notevole. Sono i Bee Gees, tre ricchi trentenni con l’hobby della musica. Barry, il bello del gruppo, viene contattato dalla One World Entertainment per interpretare Lord Byron in un film che si ispira alla vita e agli amori del poeta inglese e che sarà girato tra la Grecia e l’Italia. Insomma, fra tutti e tre, hanno il loro bel daffare. (Christian Calabrese)