PLUNK EXTEND "Prisma"
(2014 )
Cinque tracce per cinque colori, ognuna a rappresentare le singole personalità dei Plunk Extend, formazione dedita ad una forma rotonda e imprevedibile di art-rock multicolor ad alta gradazione emozionale. E' questo in buona sintesi il concept che si cela dietro “Prisma”, il primo vero disco del quintetto milanese, disponibile su etichetta QB Music in formato fisico e in digitale su Bandcamp (https://plunkextend.bandcamp.com) e su tutti i principali store digitali. Il nuovo lavoro della band è stato anticipato nelle scorse settimane dal videoclip del primo singolo intitolato “Rosso” (http://youtu.be/lZKQEYX9bzM), disponibile su YouTube per la regia di Michele Vairo. "Rosso" è un brano che mescola elettricità "infuocata", tensioni melodiche e un gusto per le strutture imprevedibili che rappresenta al meglio il nuovo corso dei Plunk Extend. La band difatti non è all'esordio, negli anni scorsi ha già pubblicato altro materiale. Tuttavia “Prisma”, che il quintetto non considera un ep ma un disco a tutti gli effetti, è la prima opera che rappresenta completamente la visione musicale dei Plunk. Le cinque tracce sono state registrate in totale autarchia dopo un anno di scrittura, durante il quale ogni componente del gruppo ha sviluppato un brano sottoponendolo poi alla sensibilità degli altri musicisti, in un gioco di molteplicità e coerenza che è il primo punto di forza del disco. In questo modo i cinque brani raccontano cinque storie dipingendo altrettanti quadri differenti, simbolici e monocromatici (potremmo addirittura definirli magici), luoghi della fantasia che sono più che altro rifugi. Così accade anche nel video di "Rosso", dove natura, mito e femminilità si incontrano in una vicenda misteriosa e affascinante. Del resto, con uno spirito all'insegna della libertà creativa molto vicino a quello degli anni Settanta, i Plunk Extend hanno generato i loro spazi di libertà nei quali ogni cosa è musicalmente possibile e ignora qualsiasi tipo di costrizione. Il suono dei Plunk Extend batte di un cuore-prisma pulsante, visionario e onirico, che si alimenta da una parte di una vena psichedelica e dall'altra di un'arteria pop. Qualcuno li ha definiti una band “totalmente priva di senso comune”. E per loro questo è un bellissimo complimento.