recensioni dischi
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GIARDINI DI MIRO'  "Rapsodia satanica"
   (2014 )

A due anni di distanza dall'uscita di ''Good Luck'', i Giardini Di Mirò tornano con un nuovo album contenente le musiche originali che prendono ispirazione dal film di Nino Oxilia “Rapsodia Satanica”, realizzato nel 1917 ed interpretato dalla diva del cinema muto Lyda Borelli Nuovo album a tutti gli effetti, quindi, e non un progetto speciale, ''Rapsodia Satanica'' è un componimento estremamente libero, suonato con un piglio luciferino, dove le componenti tipiche della rapsodia, dell'improvvisazione, della libertà compositiva e delle variazioni ritmiche ed armoniche sembrerebbero promanare da Mefisto in persona. Lasciatevi trasportare quindi dal volto cereo di Lyda Borelli, seducente musa dell'inizio del XX secolo, dal suo sorriso ammiccante, considerando l'epopea del cinema muto ed il sogno di un arte che sta per nascere. Tutti questi elementi sono i presupposti che accompagnano il sesto album in studio dei Giardini di Miro'. "Rapsodia Satanica" è una lunga suite strumentale che riporta in musica la voce di un moderno rapsodo, con il suo canto tra lirismo ed epicità. Le registrazioni fatte per lo più in presa diretta, limitando al massima le sovraincisioni, testimoniano e rafforzano l'intento di dare al suono una terza dimensione, quasi dovesse uscire dal disco ed intrappolare l'ascoltatore. Per il gruppo non si tratta della prima esperienza di questo tipo. Già nel 2009 i Giardini Di Mirò avevano pubblicato "Il Fuoco", contenente le musiche ispirate al film di Giovanni Pastrone, anche se la vocazione “cinematografica” della band ha radici profonde: nel 2005 composero la colonna sonora originale del film "Sangue - la morte non esiste" di Libero de Rienzo con Elio Germano, partecipando con canzoni a diverse pellicole tra cui “Prendimi e portami via” di Tonino Zangardi con Valeria Golino e “Un gioco da Ragazze” di Matteo Rovere. Ma diversamente dalle esperienze precedenti le musiche di “Rapsodia Satanica” introducono nuovi elementi, si sentono influenze blues, sonorità mediterranee e orientali, influenze di musica contemporanea e ambient, il tutto all'interno di quelle trame musicali che caratterizzano il suono dei Giardini di Miro' sospeso tra post rock, elettronica, psichedelia e noise. Un'amalgama sonoro razionale ed epico tra cuore e cervello. Nel disco suonano Jukka Reverberi (chitarra, basso, elettronica, armonica, voci), Corrado Nuccini (chitarra, elettronica), Emanuele Reverberi (violino, tromba, saz, campane), Luca Di Mira (pianoforte, tastiere), Andrea Mancin (batteria), Lorenzo Cattalani (batteria) e Mirko Venturelli (basso). L’album verrà pubblicato in versione CD e Vinile + cd, quest’ultima in edizione limitata e numerata a 500 copie con vinile rosso 180gr.