recensioni dischi
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S.U.S. (SUCCEDE UNA SEGA)  "Tristi tropici"
   (2014 )

“Tristi Tropici” è anzitutto un luogo da esplorare. Diario di un viaggio lucido nelle periferie del pensiero, dove le sensazioni diventano sfumature e perdono il proprio nome. Esotico rito d’iniziazione all’Incertezza che chiede voce e prende campo in ogni moderno impiegato invisibile. “Tristi Tropici” sono i sogni che non si avverano, o magari, una volta avverati, deludono; l’idea che la vita si possa risolvere in una vincita milionaria, un cambio radicale la cui attesa rende il quotidiano ingombrante. Dal punto di vista stilistico il secondo full-lenght dei SUS (al secolo Succede Una Sega) - pubblicato da Technicolor Dischi - rivela l’intenzione di trasportare la canzone d’autore in territori sonori pericolosamente lontani e felicemente inquieti coniugando una sensibilità avvicinabile a quella del pop italiano anni settanta e certa psichedelia americana anni novanta. Il disco è stato registrato nel 2013 in due diversi spazi: a febbraio, tra le mura del rustico museo degli antichi mestieri “Casa di Zela”, nel cuore di un’area naturale protetta della campagna pistoiese e a Marzo nello studio/sala prove della band dove sono avvenute anche le fasi di missaggio. La produzione artistica è stata curata da Fabio ‘Magister’ Magistrali durante un periodo di “quarantena creativa”, funestato da un contagio di febbri altissime ed allucinazioni. Al fine di rispettare e restituire al meglio l’intesa inspiegabile tra i musicisti e gli strumenti, il Magister ha scelto di escludere dal processo di registrazione e missaggio l’utilizzo di computer, plugin o simili “effetti collaterali”. La fase di mastering, infine, è stata affidata a Maurizio Giannotti dei New Mastering Studio di Milano. Il titolo dell’album, che omaggia il diario di viaggio dell’antropologo Claude Levi Strauss, è la chiave di accesso a questa collezione di undici brani da cui scaturisce un immaginario nuovo, felicemente inquieto e situazionista, ampio e misterioso.