OTTODIX "Chimera"
(2014 )
Tornano i trevigiani Ottodix. Pubblicato il 10 Novembre per Discipline Records, “Chimera” è un progetto che si svilupperà secondo tre diverse direzioni: un disco, una serie di mostre itineranti e un cortometraggio. Multi-dimensionalità sonora frutto di una appassionata produzione, ambientazioni poliritmiche sempre funzionali, e fascinosi attacchi di intrinseca malinconia bluvertighiana rendono “Chimera” un profondo e spassoso flash multiculturale. Passaggi vocali, cari sia ai Baustelle che a Patty Pravo, si abbracciano con riferimenti lontanissimi, che vanno ad attingere dai Kraftwerk ai Delta V, dalle ritmiche trascinate tipicamente Massive Attack sino a sviluppi lirici di casa Subsonica. “Sgt Peppers” è nell'aria, più timido. Visioni di caos contemporaneo fanno da contorno alla tuonante consapevolezza della morte di ogni forma di utopia, concept dell'intera opera; mali del ventesimo secolo che si sommano, si abbisogna di nuove forme di illuminismo. Un disco sicuramente complesso: decadenza e surrealismo abilmente miscelati da un band che è oramai giunta al suo quinto disco. Con gli Ottodix si vola. Un momento sei al centro di metropoli pallide e totalmente disilluse, tra gente che ha smesso di sorridere e trascina le proprie dita stanche su schiere di i-pad, e poi improvvisamente vieni catapultato al centro di un quadro di Golconda dove potresti persino incontrare un silenzioso Don Chisciotte. Orchestrazioni. Sperimentazioni avanguardistiche frammiste a moderno e sfrontato cantautorato: anti-minimal allo stato puro. I concerti degli Ottodix sono arricchiti dal proverbiale uso e conoscenza di installazioni ed arti visive del loro deus ex machina Alessandro Zannier, che culminano in vere e proprie mostre; non a caso è prevista per la fine del 2014 la pubblicazione di un cortometraggio di 15 minuti circa, intitolato semplicemente “Chimera“. Electro-pop made in Italy di alta classe. (Frank Lavorino)