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ADOLFO DURANTE  "Libertà"
   (2014 )

"Libertà", secondo lavoro in studio da solista per Adolfo Durante dopo "Stanza 219", uscito nel 2012, è un viaggio in musica alla ricerca dell'espressione più profonda di sé stesso, nudo e disarmato, libero, appunto, da condizionamenti e luoghi comuni nella sua anima, dagli arrangiamenti ai testi. Un album complesso e completo, musicalmente vario ed eclettico come il suo interprete, che spazia dal folk al jazz fino al rock, grazie anche anche alla penna di Sandra von Borries, che ne ha curato i testi, e alla produzione e agli arrangiamenti di Enrico Andreini. La varietà stilistica non è da meno né della voce di Durante, peculiare oltre che per la sua armoniosa nitidezza anche per l'inusuale capacità di vestire connotati a tratti maschili e a tratti femminili, né della sua trama strumentale e stilistica, stesa con una sapienza tanto spontanea da risultare quasi istintiva, e perduta fra contrabbassi jazz, chitarre nylon, echi del Sud del mondo e ritmiche contemporanee. Ad un simile lavoro non potevano mancare contributi di eccezionale rilievo colti dai vertici d'ogni ambito stilistico, dal chitarrista Andrea Zuppini, già collaboratore di Eros Ramazzotti, Fabio Concato e Rossana Casale, al contrabbassista Gabriele Evangelista, molte volte a fianco di Stefano Bollani, Enrico Rava o Roberto Gatto. Discreta ed incisiva al tempo stesso è la batteria di Bernardo Guerra, già scelto da Stefano Bollani, eclettiche e varie le chitarre di Francesco Bruni, in tour con Arisa, e di Ferdinando Olivieri, che aggiunge all'opera la sua impronta classica e folk, come pure il basso elettrico di Lorenzo Forti, turnista di Gianni Morandi, senza dimenticare l'impronta vocale del corista senegalese di Fiorella Mannoia Natty Fred, così distintiva nel brano "Luna Gitana", e la fisarmonica di Pasquale Rimolo, anima del duo folk Bassamusica. L'album è stato mixato da Marco Capaccioni, tecnico di Giorgia e Gianna Nannini, presso l'Enrico Andreini Studio, e masterizzato da Giovanni Versari. In ultimo, una vera rarità, una perla al centro dell'album che lo pone di diritto fra le grandi opere della discografia italiana contemporanea, onore e omaggio al tempo stesso: il brano "Per quanto bella sei", composto da Andrea Zuppini, che si completa di un testo inedito scritto da Oscar Avogadro, paroliere torinese scomparso nel 2010 e autore di successi immortali come "E la luna bussò", indimenticabilmente interpretata da Loredana Bertè, "Io no", per Anna Oxa, o "Il cuore delle donne" e "Margherita non lo sa" scritte per Dori Ghezzi.