SOEN "Tellurian"
(2014 )
È difficile etichettare i SOEN, ma se la musica progressive è “intrattenimento per coloro che si annoiano facilmente”, allora la band svedese può essere facilmente inserita sotto questa voce. Come il secondo album in studio 'Tellurian' mette in luce, i SOEN - ovvero il batterista Martin Lopez (ex Opeth, Amon Amarth), il cantante Joel Ekelöf (Willowtree), il chitarrista Joakim Platbarzdis e il bassista Stefan Stenberg - non sono interessati a ciò che è semplice o superficiale. Il loro percorso musicale è ben più ambizioso e il risultato è un lavoro, accompagnato dallo splendido artwork del pittore messicano José Luis López Galván, che lancia costantemente delle sfide senza essere supponente o non godibile. Le melodie sono intricate, il modo di suonare muscolare e i cori si stagliano in alto. Nel complesso, la sensazione è quella di una band il cui intento è molto in sintonia con il tipo di valori fondamentali (mestiere, emozione che va al di là della precisione, l'importanza dell’artwork di un album, ecc), che sembrano essere tornati in voga... Prodotto da Platbarzdis, mixato dal leggendario vincitore di un Grammy David Bottrill (Tool, Smashing Pumpkins, Muse, King Crimson, ecc.) e masterizzato ai Bob Ludwig’s Gateway negli Stati Uniti da Adam Ayan, anch’egli vincitore di un Grammy, ‘Tellurian’ vede i SOEN partire dall’approccio del loro debutto ‘Cognitive’ (2012, Spinefarm Records) e spingersi oltre in ambito musicale, ben sapendo di avere trovato la loro via. Ritmico, sperimentale e fluente, 'Tellurian', si rivolge a chiunque abbia un orecchio per la musica di qualità, come ben dimostra il primo singolo / video 'Tabula Rasa'. Musica per la testa e per il cuore.