recensioni dischi
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TONI VERDE  "Unity"
   (2014 )

Toni Verde (compositore, musicista, arrangiatore e direttore d’orchestra) torna sul mercato discografico dopo il successo riscosso lo scorso anno con "The World to Come", un album di musica classica, che ha registrato una permanenza di oltre 16 settimane ai primi post della Classic Chart di iTunes in Italia e nella Top 10 in Usa e UK. Toni ha presentato “Unity” al pubblico in occasione della 20° Festa Europea della Musica, e in anteprima internazionale a Piazza di Spagna a Roma nel Giugno scorso, invitato dall'organizzazione che, annualmente, mette in scena l'evento nelle capitali d'Europa. Toni riesce a mescolare quell'elettronica futurista che gli ha riconosciuto l'appellativo di guru della musica elettronica da parte della stampa internazionale", con le sue radici mediterranee mai dimenticate e affinate grazie alla lunga esperienza musicale acquisita in America. Il nuovo album nasce dalla fusione di più generi musicali, e metaforicamente s'ispira all'unione dell'essere con il proprio universo per la creazione di una nuova dimensione, frutto anche di una filosofia di vita che Toni ha letteralmente inventato e seguito sia mentalmente che fisicamente, creando anche un numero considerevole di seguaci affascinati dalla sua coinvolgente personalità. Un artista e un uomo costantemente proiettato "in avanti", fin dai suoi primi esordi, giovanissimo, nel travolgente movimento musicale progressive, come leader di vari gruppi che hanno fatto storia nei gloriosi ‘70. Lo stile apocalittico e simbolista di "Circus in the Sky" apre la trackl-list del nuovo album, a cui fa seguito la dolce melodia in stile neo pop dalle tinte gotiche di "Princess of the Desert", la pregnante struttura ritmica di "Planet of the White Rabbit", mentre i suoni glaciali di "Dreaming" trasportano l'ascoltatore in una dimensione onirica, di spazi simbolici e sconfinati. Descrivere le atmosfere di una creazione musicale è sempre un compito arduo, specialmente quando la parola non trova termini paragonabili alle emozioni dell'ascolto, come in ''Circus in the sky'' dove si aggiunge anche una straordinaria sensazione visiva, tramite il video realizzato proprio sulla scalinata di Piazza di Spagna, in occasione del concerto per la Festa Europea della Musica, con coreografie aeree mirabilmente interpretate da ballerini impegnati al limite della pura acrobazia, un vero e proprio "Circo nel cielo". L'album, masterizzato da Greg Calbi allo "Sterling Sound" di New York, è prodotto da Giorgia Scanzani su etichetta “Crescendo Recordings”, mentre l'artwork é firmato da Daniela Fusco.