recensioni dischi
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IMPRESSION MATERIALS  "Dry EP"
   (2014 )

Stefano Elli, cantautore solista di tiepide note e dalla sottile ispirazione, è Impression Materials dal 2011. Immerso nel raccoglimento intimistico che caratterizza il suo estro, Stefano dà alla luce, nel 2013, l’album autoprodotto ''It shouldn’t be a matter'', interamente registrato e mixato “in cameretta” ed emanazione personalissima dell’artista. Si passa quindi dai live in solitaria alle esibizioni in forma allargata, di supporto ad artisti quali Dylan Mondegreen, Terje Norgarden e Jack Jaselli. Con il 2014 si affaccia anche una nuova fase compositiva e di produzione, costantemente stimolata dalla figura di Ryan Adams e dalla messa in relazione dei materiali musicali e melodici. La dimensione sonora si fa più completa, da band, senza però perdere un’anima solista che riecheggia, tenendo le fila di ogni discorso, nell’uso sapiente della chitarra acustica. L’ambiente si colora e si compone di nuovi gesti, semplici, vibranti e intensi, atti a rafforzare una personalità di solista ben definita dilatandone i contorni. 'Dry', nuovo EP di Impression Materials uscito il 18 settembre 2014, è la risultante nonché l’anticipazione di una nuova fase creativa dell'artista. Composto di cinque inediti, scritti in una settimana e quasi fotogrammi di un rinnovamento in atto, l’ep ci consegna la figura di un solista capace di mettersi in gioco e di affrontare il confronto con l’esterno. Attraverso la co-produzione di Mauro Galli, infatti, Impression Materials sceglie di arricchirsi duplicando l’ispirazione in tutte le fasi di creazione, e dilatando gli spazi sonori con distensioni country, riverberi e chitarre blueseggianti, ritmiche di batteria semplici ma definitive. Pur proseguendo, come indicato dai testi, una coerenza con sé stessi e un’aderenza alla propria personalità ineguagliabili, la materia sonora di ''Dry EP'' acquisisce nuova vita, si valorizza, nel raffronto, e si colora, calda e vibrante nell’attrito.