recensioni dischi
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VERSAILLES  "Vrslls ep"
   (2014 )

Dalla ridente Pesaro (terra di basket, spiagge e cannelloni alla Rossini...), arrivano i Versailles, duo incazzereccio composto da Damiano Simoncini (Maria Antonietta, Young Wrists, Damien*) e Manu Magnini (Container 47, Key-Lectric, Scanners). Rock (grunge? garage? post punk?), che, incredibilmente, a volte diviene quasi ballabile (ascoltare ''(T)rap to E.Y.A.H.'' per credere...): ecco una (non la sola) delle apparenti dicotomie di questi 7 brani. Sonic Youth a braccetto con il Bowie di ''Heroes'', Dead Kennedys che amoreggiano con Soundgarden, Nirvana e Fu Manchu. Un guazzabuglio ottimamente riuscito, che ha già suscitato parecchio interesse non solo in terra tricolore ma anche in Germania, Austria e Svizzera; e, dal momento che parliamo di terre che generalmente associano l'Italia a Ramazzotti, Modugno e Gigi D'Alessio, capirete che questi due ci stanno in effetti facendo un bel favore, a prescindere. Più che l'Egitto del bell'artwork di Laura Baldini che vedete in copertina, viene alla mente il CBGB di New York (ascoltatevi ''Blah blah blah'', che nella scaletta di ''Never Mind the Bollocks'' dei Sex Pistols poteva stare tranquillamente dopo ''God save the Queen''...), così come i locali più fumosi di Seattle. Sette episodi vincenti e soprattutto convincenti, che rendono questo EP una delle più piacevoli sorprese degli ultimi mesi. E se, come si sussurra in terra marchigiana, questi due dal vivo rendono ancora di più che su cd, allora teniamoci stretti, perché è arrivato un vento impetuoso che potrebbe travolgere tutto e tutti... (Andrea Rossi)