recensioni dischi
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MASCARA  "Lupi"
   (2014 )

Dopo aver presentato due EP tra fine dicembre (''Isaac'') e febbraio (''Laica''), il 15 Aprile esce “Lupi”, nuovo album dei MasCara nato grazie a collaborazioni sontuose quali Matteo Cantaluppi (The R's, Paletti, Edipo) in veste di co-produttore, e Luca Tacconi (Elisa, Polar for the Massees, Pacifico) come ingegnere del suono. Il mixaggio invece è a cura delle sapienti mani di Tommaso Colliva (Calibro 35, fonico dei Muse, Afterhours, Dente, Ministri). “Lupi” è la naturale successione di ''Tutti usciamo di casa'' (2012 – Eclectic Circus/Universal), in cui si parlava di crescita “dall'interno”. In questo secondo lavoro, la band non parla solo del diventare uomini o adulti, ma dei sentimenti che sono dietro all'affrontare un imprevisto enorme che non ci si sente in grado di affrontare, possa esso essere un conflitto o una malattia. “Lupi” è il racconto di una trasformazione e della paura che questa innesta, del terrore di divenire dei mostri e di non controllare le proprie emozioni. Il non sapere come difendersi da soli, privi dell'aiuto dell'altro, è una tematica di ispirazione autobiografica. L'esasperazione urbana e di pericolo che è stata impressa all'ambientazione del disco amplifica il senso di inquietudine che racchiude. Il disco è uno spaccato di vita di due ragazzi che vivono sotto assedio e affrontano la situazione con spinte emotive completamente differenti, che li porteranno a trovarsi l'uno di fronte all'altro su versanti opposti. Isaac e Laica sono uniti dai sentimenti, da qualcosa che assomiglia ad un amore adolescenziale nella fase in cui la ricerca di protezione si cerca negli altri, nel branco. Man mano che si sviluppa la storia i loro punti di vista diventano divergenti, ognuno DIVENTA qualcosa di inaspettato per sé e per l'altro, come perdere un'odore familiare per acquisire il proprio. Il disco parla dell'impatto emotivo che il concetto di distruzione, sia essa di natura fisica o morale, può scaturire. Si parla dell'impotenza che si può provare nel lottare contro qualcosa che quotidianamente corrode le esistenze di tanti con la prepotenza. Si parla di quanto possano diventare incolmabili i buchi nell'anima dei protagonisti. Isaac e Laica sono due compagni di viaggio che hanno due modi di differenti affrontare la rabbia, non potendola esprimere, non avendone la forza.