recensioni dischi
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HORIZON  "L'acchiappasogni"
   (2014 )

Il panorama del rock alternativo italiano inizia ad infittirsi sempre più di nuove band capaci di spiccare per sound innovativi e personalità; tra le recenti proposte, un gruppo capace di abbracciare rock, elettronica e tanta ritmica è quello degli Horizon. Ispirati dai Muse, i cinque ragazzi riminesi, trovano il punto di contatto proprio nella band inglese, che li porterà a suonare sotto lo stesso tetto, seppur con differenti background. Da un lato, Gabriele Gugnelli, Ivan Benzi e Mattia di Marco di provenienza pop, l’altro di radice hard rock / metal rappresentato da Stefano Renzi e dallo stesso Mattia. L’ultimo arrivato è Fabio Tura, l'elemento che conferisce alla band quel background elettronico in grado di far fare loro il salto di qualità. Nasce così l’EP ”L'acchiappasogni”: uno scrigno contenente le risposte ai tormenti esistenziali di ognuno di noi, in cui ogni singola traccia si articola con una lettura a due livelli. La breve “Intro”, strumentale, anticipa l’intensità dell’Ep. “Katun”, secondo brano, ben descrive il mal di vivere moderno, e la disperazione percepita diventa incalzante tra le note vocali di Gabriele Gugnelli, da cui, oltre alla cura della scrittura del brano, emerge il riuscire a cogliere le diverse sfumature sonore. Più narrativo è “Sei Molto Più”, in cui le distorsioni dei Muse riaffiorano nell’artigianato del suono e della canzone, grazie a quel sound peculiare che combina una tenace melodia vocale ad una suggestiva atmosfera elettronica. L’inquietudine viene recuperata in “Bianconiglio”; è un'inquietudine sia sonica che letteraria, grazie alle schitarrate sapientemente modulate di Stefano Renzi e la batteria calibrata al millimetro di Mattia di Marco. “Chiudi gli occhi”, invece, è robusto, rabbioso e romantico al tempo stesso. Ha un sound corposo e variegato. “Gocce di illusioni”, macchiato di elettronica e new wave, dai suoni convulsi, si distingue per una chitarra sublime e una sapienza della batteria, in cui si percepisce una tensione quasi epica. Nella cifra stilistica degli Horizon ci sono soprattutto i testi delle canzoni, versi semplici ma con il termine giusto al momento giusto. Dovrei aggiungere altro? (Marianna Alvarenz)