PETRALANA "A che ora arriva il dj?"
(2014 )
I Petralana nascono a Firenze nel 2002, in un primo tempo come duo formato da Tommaso Massimo (voce e chitarra) e Marco Gallenga (violino). Il repertorio iniziale, un omaggio a Fabrizio De André, si arricchisce con il proseguire delle esperienze live, e parallelamente l'organico del gruppo si consolida in forma di quartetto con Richard Cocciarelli (batteria e percussioni) e, successivamente, con Piero Spitilli (contrabbasso e basso elettrico). Dopo quattro anni di concerti, Tommaso e Marco si trasferiscono per qualche tempo in un casolare circondato da boschi e da ettari di terreni destinati al pascolo. E’ proprio in questo luogo isolato che Tommaso rilegge ''Il Barone Rampante'' di Italo Calvino: “Invece di leggere mi sembra di respirare”, la prima forte impressione che egli riceve e che lo porta a scrivere di getto il brano “Mi sembra tutto di grano”. La consapevolezza di non aver esaurito l’argomento lo spinge a comporre altri brani: nascono così le altre otto canzoni che raccontano le varie tappe della vita del protagonista e che verranno racchiuse in “Oggi cadono le foglie”, uscito nel 2010: un vero e proprio concept album, che vede la collaborazione agli arrangiamenti di Marco Superti e alla produzione di Guido Melis per l’etichetta Suburban Sky. Durante i successivi tre anni, i Petralana presentano i loro brani sui palchi più importanti della Toscana e non solo, trovando spesso spazio ed interesse per il loro progetto anche in location insolite ed inusuali, come ad esempio biblioteche, musei e aule scolastiche. Le molte esibizioni live e l’interesse che la band suscita, permettono ai Petralana di vendere le 1000 copie della prima tiratura del disco. Nell’autunno 2013 i Petralana tornano al Plastic Sun Studio per registrare il loro secondo album insieme al produttore Guido Melis, il quale entra ufficialmente a far parte della band come bassista. I brani di “A che ora arriva il dj?” sono nati poco a poco, concerto dopo concerto: questo nuovo lavoro è caratterizzato da otto tracce che uniscono alla già definita sensibilità cantautorale del precedente album un nuovo piglio più rock-oriented, dove alla morbida voce di Tommaso Massimo si affiancano i suoni elettrici del violino di Marco Gallenga, sostenuti da una solida e colorata base ritmica formata da Guido Melis e Richard Cocciarelli. I testi in italiano, curatissimi, si armonizzano col sound del gruppo per un risultato di alto livello autorale, reso ancora più vellutato dal missaggio su nastro analogico.