recensioni dischi
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DREAM THEATER  "Dream Theater"
   (2013 )

Con più di 10 milioni di album e dvd venduti nel mondo, i Dream Theater sono tra le band hard rock più influenti di tutti i tempi. L’album “Images & Words” del 1992 (che include lo strepito singolo “Pull Me Under”) è ritenuto uno dei primi esempi di progressive metal in senso compiuto, nonché uno dei dischi heavy metal più rappresentativi degli anni novanta. E’ stato certificato disco d'oro negli Stati Uniti, ha venduto complessivamente 2 milioni di copie nel mondo e ha fatto sì che RollingStone includesse la band nella Top 10 delle “Best Prog Rock Bands of All time”. “Un nuovo brillante capitolo nella storia della band”. Parole dello stesso gruppo, a pochi mesi dall’ultima fatica discografica, l’eponimo “Dream Theater”, uscito lo scorso settembre su Roadrunner Records. La formazione vede come sempre James LaBrie alla voce, il talento di John Petrucci alla chitarra, John Myung al basso, Jordan Rudess alle tastiere e Mike Mangini alla batteria, quest’ultimo divenuto membro ufficiale della band nel 2010, ma entrato da subito in sintonia con il sound e il talento del gruppo. “Dream Theater” è stato registrato al Cove City Sound Studios di New York, grazie al genio di John Petrucci e di Richard Chycki, noto per aver lavorato anche con artisti del calibro di Aerosmith e Rush. L’album segna un nuovo e brillante capitolo: “Ogni nuovo disco è per me un’opportunità per ricominciare da capo - dice Petrucci - sia per costruire che per migliorare un percorso che si è evoluto nel tempo o che parte da zero. Questo è il primo album omonimo nella nostra carriera e non c’è niente che sia una dichiarazione alla musica e all’identità creativa più di questo. Abbiamo esplorato totalmente tutti gli elementi che ci rendono unici. Siamo incredibilmente entusiasti di “Dream Theater” e non vediamo l’ora che tutti lo ascoltino”. “Dream Theater” arriva dopo lo straordinario successo dell’album “A Dramatic Turn Of Events” del 2011 il cui singolo “On The Backs Of Angels” ha fatto conquistare alla band la prima nomination ai Grammy Awards nella categoria “Best Hard Rock/Metal Performance”. L’album ha debuttato nella Top 10 in 14 paesi, compresa la Billboard 200. E’ stato premiato per la sua ambizione, complessità e potere melodico, ed è stato definito dal mensile giapponese “BURRN!” come “Best Album” dell’anno.