CHIAZZETTA "I mostri"
(2014 )
Definirlo un matto sarebbe riduttivo, ma la sensazione è proprio quella di trovarsi davanti un artista a 360 gradi, fuori dagli schemi e anche un po’ fuori di testa (in senso buono, n.d.a.). Nel suo ultimo cd intitolato ''I Mostri'' (La Zona/La Grande Onda/Made in Etaly) c'è della house e della techno, dell'industrial, più di una sottocategoria di punkrock, qualche spruzzatina di metal, un bel po' di rumore sparso qua e là, tanto acustico indie e addirittura il raggaeton. Nel 2008 si esibisce sul palco di Piazza San Giovanni davanti a 500.000 persone dopo aver vinto il concorso Primo Maggio Tutto l'Anno, poi pubblica quasi compulsivamente e.p., album, singoli e video fino arrivare a questo nuovo capitolo discografico che però non sembra aver raddrizzato il timone della sua, seppur prolifica, vena artistica. Se da una parte irrompono vari insert multi genere che vivacizzano tutte le quattordici del cd, il punk rock melodico è il comun denominatore del progetto. Testi dal contenuto denso, visionari, metaforici e metafisici, insomma, non proprio easy listening, formano un concept album introspettivo e cupo. L’intenzione è buona, l’impegno anche, ma il risultato deve migliorare nella misura in cui manca una linea di continuità tra i testi, musiche e tracklist. Si apprezza la via della parodizzazione dei generi, anche se Frank Zappa o i Tool sono ancora paragoni troppo lontani. Diradare la confusione e alleggerire i contenuti lirici e musicali, cià renderebbe il progetto Chiazzetta più trasversale, quindi fruibile a un pubblico molto più ampio. Tanti spunti e tante intuizioni che si diluiscono tuttavia in mille direzioni e rendono l’ascolto troppo frammentario. Gli episodi più simpatici sono ''Maledetta'' e il ''Non è Reale'' accompagnato da un curioso videoclip. I Mostri, adesso, non fanno poi così paura. (Luca Bussoletti)