recensioni dischi
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UNSANE  "Scattered, smothered & covered"
   (1995 )

Versione tra le più cruente mai offerte dal noise-rock degli anni ’90, gli Unsane sono un trio rumoristico da NYC che negli anni ha visto vari cambi di line-up: della band originaria è rimasto qui soltanto il cantante e chitarrista Chris Spencer (fratello del più celebre Jon), mentre ha fatto il suo ingresso in formazione il batterista Vincent Signorelli (ex-Swans e guru del noise più oscuro), con risultati più che evidenti. Benchè non possa essere annoverato tra i migliori lavori di questa band sempre aspramente belluina, “Scattered, smothered & covered” raccoglie tuttavia dodici allucinati brani di breve durata suonati con impeto hardcore, ma assolutamente privi di trasporto, dodici pugni in pieno volto che vanno dalla feroce apertura di "Scrape" al blues mascherato di "Alleged", dal rallentamento di "Out" agli stop-and-go della conclusiva "Swim", passando per il ciclone di "Blame me", sparato a velocità estrema e triturato da tutto il rumore possibile. Con solo sporadici tentativi di modulazione, Spencer incentra il proprio registro vocale quasi unicamente su grida monocordi: il canto – se così si può chiamare - è costantemente filtrato, con conseguente effetto straniante/sinistro supplementare. Ne risulta un disco da incubo nel quale la tortura uditiva e la maniacale efferatezza, che grondano come il sangue sparso in copertina, non si placano nemmeno per un istante: come se Satana suonasse al vostro funerale. (Manuel Maverna)