recensioni dischi
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INTERPRETI VARI  "Saturday night fever"
   (1977 )

Parliamo, inutile dirlo, di una delle più belle colonne sonore degli ultimi 30 anni. L'idea de LA FEBBRE DEL SABATO SERA nasce da un articolo ("The Tribal Rites of Saturday Night") di un importante magazine americano che focalizzava l'attenzione di cosa era diventata la moda delle sale da ballo negli ultimi 4 anni in Usa, raggiungendo proporzioni di fenomeno di massa che coinvolgeva tutti gli strati sociali. Quello che doveva essere un normale disco, cominciato a registrare a Le Chateau Studios, ad un'ora da Parigi, nel marzo del 1977 dopo una telefonata ai fratelli Gibb da parte del loro manager, cambiò forma e progetto. Sarebbe diventato una colonna sonora per un film in lavorazione dedicato al mondo delle discoteche. Il gruppo aveva passato i precedenti mesi nel lussuosissimo resort di Robert Stigwood (della famosa RSO, Robert Stigwood Organization) dove avevano già cominciato a scrivere i primi pezzi, uno dei quali era STAYIN' ALIVE. Ma i Bee Gees non erano, fino a poco tempo prima, artisti avvezzi alla discomusic. La loro conversione avvenne durante un tour americano. Orchestra di 30 elementi, melodie raffinate, parti vocali molto ben distribuite ma, a detta dei fratelli, mancava un qualcosa. La loro musica "mancava di grinta, di nervo". Troppi anni a cullarsi su brani bellissimi come FIRST OF MAY o WORDS. Decidono così di svecchiarsi e al primo lancio fanno centro. Il bersaglio si chiama YOU SHOULD BE DANCING ed è centrato alla fine del 1976. SATURDAY NIGHT FEVER è uno dei piu' grandi successi in vinile di tutti i tempi. Carta canta: sono in classifica in tutto il mondo (e non è un modo di dire). Nonostante questo enorme successo non stanno fermi: è in uscita un film e una colonna musicale questa volta non loro. E' dei Beatles. Il film si chiama SGT PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND ed è naturalmente tratto dal capolavoro beatlesiano di 11 anni prima. Sono gli unici in quel momento a poter fare una cosa del genere senza essere tacciati di sacrilegio. Nelle classifiche di tutto il mondo, come si è detto, sono loro a farla da padroni. Loro o la RSO, casa per la quale incidono, che ha in scuderia altri cantanti i quali si sono affidati ai Bee Gees, come Yvonne Ellman (IF I CAN'T HAVE YOU). Successo planetario, per film e disco. (Christian Calabrese)