recensioni dischi
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CLEO T.  "Songs of gold & shadow"
   (2013 )

Spalancando il sipario sul suo teatro di luci e ombre, Cleo T. svela finalmente il suo primo album "Songs of Gold & Shadow", prodotto e registrato a Bristol dal leggendario John Parish (PJ Harvey, Eels, Tracy Chapman). Le canzoni di Cleo T. riescono magicamente a mescolare armonie simboliste e toni di un'Europa d'antan, evocando momenti di romanticismo oscuro e poesia scintillante. La sua è una decadenza soave e deliziosa, memore di certe atmosfere Nouvelle Vague. Questo primo album intende essere un invito al lasciarsi trasportare lontano, un viaggio misterioso guidato dalla voce calda di Cleo T. che si muove agile nel suo suggestivo cabaret sonoro; un richiamo ai Lied berlinesi e alle affascinanti dive dell'âge D'or parigino. "Songs of Gold & Shadow" è un disco femminile, sensuale; una passeggiata a braccetto con l'amore e la morte, un canto barocco dedicato a una demoiselle in corsetto e tacchi alti. In tour sin dal 2010, Cleo T. si è esibita in tutta Europa. Piano, arpa, violoncello e bagagli a seguito, la musicista parigina ha cantato su palchi da Londra a Berlino, fino ad arrivare alla punta meridionale più estrema dell'Italia. Vincitrice del concorso parigino per Giovani Talenti nel 2012, Cleo T. ha recentemente portato la sua musica sotto i riflettori del prestigioso Olympia Hall di Parigi, luogo che ha ospitato alcuni dei più grandi musicisti della storia (Georges Brassens, Edith Piaf, Beatles, Rolling Stones, Mina, Paolo Conte, Jeff Buckley e molti altri ancora). Occhi scuri, labbra rosse e oro nei capelli, Cleo T. e la sua band vi propongono ineluttabili canti di sirene, proiettandovi in un mondo rovesciato, un mondo visto attraverso lo specchio.