recensioni dischi
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DREGEN  "Dregen"
   (2013 )

Il chitarrista svedese Dregen pubblicherà il suo primo album solista il 5 novembre. Intitolato semplicemente ‘Dregen’, il disco contiene dieci canzoni che rappresentano lo spaccato moderno di un’era in cui la musica rock era pregna di decadenza e glamour, in cui si poteva essere commerciali ma credibili al tempo stesso, in cui gli album erano composti da 35 grandiosi minuti in entrambi i lati dei vinili anziché essere pieni di ''filler'', in cui i cori erano grandiosi e sfacciati, in cui tacchi e i musicisti erano alti, quando le emozioni e l’intrattenimento erano forze portanti e quando il lifestyle era dominante… Prodotto da Dregen & Pär Wiksten (The Wannadies), il disco è la prima avventura solista di Dregen in 25 anni di carriera che l’ha visto protagonista di band acclamate in tutto il mondo come Backyard Babies e The Hellacopters. Oltre ad essere membro originario delle suddette band, Dregen ha messo al servizio la sua bravura di chitarrista anche con Infinite, Supershit666 e Michael Monroe (è sua la copertina dell’ultimo disco di Monroe ‘Horns And Halos’). Tra i musicisti coinvolti, Nicke Andersson (ex batterista di Entombed , co-fondatore di The Hellacopters e ora leader di Imperial State Electric) suona batteria, basso e chitarra ritmica in tre canzoni, che, tra l'altro, ha anche contribuito a comporre. Compaiono poi il batterista Karl Rockfist (Michael Monroe / Danzig) e i bassisti Sami Yaffa (Hanoi Rocks, New York Dolls, Joan Jett, Michael Monroe) e John Calabrese (Danko Jones), mentre Dregen si è occupato di tutte le chitarre e delle voci. Ospiti speciali dietro il microfono: Danko Jones e la cantante svedese Titiyo. Tuttavia è la reunion con Nicke che senza dubbio eccita maggiormente i fan del rock’n’roll di tutto il mondo. Registrato per la maggior parte allo studio ‘Hospital1’ di Pär Wiksten a Stoccolma, del mixaggio del disco si è occupato Michael Ilbert nel leggendario Hansa Tonstudio di Berlino. Queste dieci canzoni hanno una varietà enorme di sfumature, colori ed emozioni, dal blues ficcante di ‘Flat Tyre On a Muddy Road’ al funk di ‘6-10’ e alla ''kissiana' ‘Mojo’s Gone’. Proprio come accade per l’artista Dregen, anche l’album è difficile da definire con un’unica frase: abbiamo canzoni che vengono dal cuore dal sapore retro-chic, glam-rock glitter, ma che suonano moderne senza seguire alcuna moda.