recensioni dischi
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CHRIS REA  "On the beach"
   (1986 )

La voce e la chitarra di Chris Rea sono due dolci carezze alle quali volentieri ci si concede in cerca di rilassante rassicurazione. Una voce suadente, profonda, lievemente ruvida, alla quale fa da contraltare un sound chitarristico pastoso e distillato, una lenta cascata di note colorate mai invadenti, canzoni spesso soffici e mainstream, un easy-listening in piena regola che non pretende di essere altro se non ciò che è: intrattenimento elegante in punta di dita. Queste le direttrici lungo le quali si snoda il percorso di un album tutt’altro che memorabile, ma sempre gradevole nella sua piacevole superficialità, nell’alternanza minuziosa di lenti brani d’atmosfera (“Little blonde plaits”, “Just passing through”) e di ballate mid-tempo appena jazzate o sbadatamente bluesy (la title-track, il piano di “Two roads” o la sfuggente melodia di “Hello friend”). Quando – dopo qualche sbadiglio - l’album si chiude sulla bella musica da film di “Auf immer und ewig” senza che in quaranta minuti sia accaduto realmente nulla di significativo, si prova un sottile desiderio di lasciarsi coccolare con in mano una tazza di tè caldo mentre fuori cala la sera, foriera di un sonno nel quale scivolare placidamente. (Manuel Maverna)