POOH "Rotolando respirando"
(1977 )
Nel '77 i Pooh vincono un altro disco d'oro (il terzo), consegnatogli per la vendita del milionesimo disco nell'arco di tre anni. Con ROTOLANDO RESPIRANDO i Pooh sono tornati indietro di qualche anno per quel che riguarda gli arrangiamenti. Agli accompagnamenti barocchi e raffinati dei due precedenti album si alternano semplicità e limpidezza di suono. Volevano forse dimostrare che non hanno bisogno sempre di sonorità particolari e che le loro canzoni, con un semplice arrangiamento da complesso "normale", sono efficaci lo stesso. Brani da segnalare sono IN DIRETTA NEL VENTO, che parla di un dj notturno di una radio privata. Pensieri notturni che ritornano protagonisti ascoltando la bella CHE NE FAI DI TE. ROTOLANDO RESPIRANDO ha dei riff trascinanti e coinvolgenti e una durezza espressiva insolita per il loro autore, Valerio Negrini. Una novità per i Pooh che porta il brano in questione ad accollarsi l'onore di dare il titolo all'intero disco. A questo bisogna accostare per forza il singolo che fa bella mostra di sé in superclassifica, quel DAMMI SOLO UN MINUTO che caratterizza la produzione Pooh alla fine degli anni settanta. Entra in classifica alla fine di ottobre 1977 ed esce solo nel febbraio 1978. Nonostante la lunga permenenza tra i dischi più venduti non riesce per un soffio a conquistare la vetta, preclusagli da i Santa Esmeralda e dai Matia Bazar (SOLO TU). Il long playing è arrangiato da Franco Monaldi, già collaboratore del complesso sin dai tempi di TANTA VOGLIA DI LEI. Egli, che è anche artefice della canzone di Umberto Tozzi TI AMO, con molta volontà si mise al servizio dei quattro, di cui conosceva benissimo il perfezionismo maniacale, e si limitò a dare loro dei consigli sui cori e sul modo di creare un'atmosfera particolarmente ricca senza far ricorso agli archi. All'inizio, l'introduzione della chitarra di Dodi Battaglia è da considerarsi un classico, una di quelle trovate che ti fanno riconoscere subito la canzone al primo attacco. Il brano che chiude il disco si intitola ANCORA FRA UN ANNO ed è un congedo beneaugurante dal pubblico, al quale viene rinnovato un appuntamento che ancora, dopo decenni, non è mai mancato. (Christian Calabrese)