recensioni dischi
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MOBY  "Innocents"
   (2013 )

Tra i più grandi sperimentatori nel campo della musica elettronica e pop dei nostri giorni, e ancora oggi presente come protagonista a festival di primo piano come l’inglese Glastonbury, Moby torna con un progetto musicale realizzato con un cast “eccezionale”. Per la prima volta, nel corso di una carriera che gli è valsa oltre venti milioni di album venduti, l’artista ha deciso di avvalersi del talentuoso amico Mark “Spike” Stent, già collaboratore di artisti come Madonna, U2, Muse, Björk e Massive Attack. Ma la lista delle collaborazioni in “Innocents” include anche Wayne Coyne (The Flaming Lips), Mark Lanegan (ex cantante degli Screaming Trees), la cantautrice canadese Cold Specks, Skylar Grey (conosciuto per le sue collaborazioni con Eminem e Rihanna) e i cantanti Damien Jurado e Inyang Bassey. “Ho sempre passato la maggior parte del tempo da solo in studio, per ''Innocents'' invece mi è sembrata una buona idea quella di coinvolgere altre persone per la sua realizzazione. Lavorare con tutti questi artisti mi ha aiutato a fare un disco di cui sono molto fiero, e lavorare in questa maniera mi ha dato anche una sorta di vita sociale”, dichiara Moby. Il significato di “Innocents” (Gli Innocenti) è diventato il filo conduttore di tutto il lavoro, che percorre il tema della vulnerabilità, del desiderio di avere dei rapporti umani, per arrivare a quello dell’imperfezione, in un mondo che sembra sempre di più inseguire modelli irraggiungibili di perfezione artificiale. In “Innocents” c’è molto del Moby degli esordi: l’utilizzo di stili musicali retrò inseriti nella musica elettronica rimanda a “Natural Blues“, tra i più riusciti brani tratti da ''Play'' (1999), che ha venduto più di dodici milioni di copie. Le epiche ed emozionali melodie di questo nuovo album ci ricordano come la sincerità e la freschezza siano da sempre uno dei maggiori punti di forza creativa di Moby.