ANDY MICARELLI "Ritratti"
(2013 )
La sensazione che si ha ascoltando l’opera prima del cantautore-interprete teatino Andy Micarelli è di un tuffo nel passato, positivamente parlando, condito da sprazzi di buona e moderna melodia in stile italiano. Si sa che generalmente i primi lavori sono sempre i più grezzi, e che vanno poi modellati e migliorati nel tempo. Le fondamenta sono interessanti e offrono otto brani eterogenei con sfaccettature sanremesi, folk, tradizionali, impegnate e radiofonicamente fruibili. L’autenticità dell’artista è data dal fatto di essere polistrumentista, e di sapersi adattare sia musicalmente che vocalmente a strutture che sembrano simili, ma che sostanzialmente differiscono senza che l’opera si snaturi. Un disco scritto a quattro mani con l’autore napoletano Antonio Cessari, che dona all’album quelle qualità compositive, specie per la parte letteraria, degne dei più grandi cantautori italiani di qualche decennio fa e che tuttora sono sulla cresta dell’onda. L’idea che traspare è proprio questa: attingere da chi ne sa qualcosa in più cercando di divenire a breve riconoscibile e attingibile a sua volta. (Aleco)