recensioni dischi
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BARRY WHITE  "Let the music play"
   (1976 )

1976, e Barry White, ancora una volta, è in testa in entrambe le classifiche. Album e 45 giri hanno lo stesso titolo, LET THE MUSIC PLAY. Niente è cambiato della consueta formula: atmosfere suadenti, arrangiamenti principeschi e groove erotico che fanno del musicista negro il Beethoven delle discoteche mondiali. Oramai lui è un classico nel suo genere, che è stato creato proprio da lui ed avrà successo sin quando non si estinguerà la moda che lui stesso ha creato. Uno stilista delle sette note. Parallelamente alla carriera solistica continua quella di direttore d'orchestra. Un'orchestra tutta sua, coadiuvata da coriste di prim'ordine fra le quali sua moglie. Esce quindi anche sul mercato italiano il 33 MUSIC MAESTRO, PLEASE, dove non si chiede altro all'ascotatore ed acquirente del disco se non di ballare, se ne ha voglia. Voce bassissima, violini, cori femminili e un po' di melodia italiana mascherata molto bene da soul losangelino. Che spettacolo... (Christian Calabrese)