recensioni dischi
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SNOOP LION  "Reincarnated"
   (2013 )

Snoop Dogg, aka Snoop Lion, è il re indiscusso della scena hip-hop mondiale con oltre dodici milioni di dischi venduti e numerosi riconoscimenti ottenuti dopo più di vent'anni di carriera. Un artista in grado di allargare i suoi orizzonti irrompendo con il suo ultimo album “Reincarnated” nel mondo della musica reggae. Il rapper americano, nato in California nel 1971, ha cambiato pseudonimo dopo aver abbracciato la fede rastafari. Mentre era al lavoro sul nuovo lavoro discografico in Giamaica il cantante si è, infatti, convertito al rastafarianesimo. “Continuerò ad essere Snoop Dogg. Non posso cancellare una persona e buttarla via. Per me Lion significa crescita di Snoop Dogg. Sono io che entro nella prossima fase della mia carriera e della mia vita” ha spiegato in una recente intervista. Questa svolta è raccontata nel docufilm "Reincarnated" del regista Andy Capper che spiega anche la genesi dell'album omonimo (undicesimo in carriera). Nel disco, che ospita il rapper Drake e il cantante Chris Brown, Snoop ha collaborato con diversi musicisti giamaicani e americani. Snoop è nato artisticamente come Snoopy Dogg Dogg ma è anche conosciuto come The Bigg Boss Dogg, Bigg Snoop Dogg, Snoop D-O Double G e chi più ne ha più ne metta... Il cd ha influenze reggae e dance hall, ed è stato anticipato dal video del singolo ''Lighters Up'', inno alla pace in senso figurato e letterale in cui Snoop usa la forza della musica per riunire Mavado e Popcaan, provenienti da due regioni diverse della Giamaica, da tempo in tensione. «Ero in prima linea nel momento più violento della storia dell’hip hop, con l’etichetta più violenta al mondo. E non volevo più fare quelle cose… Volevo la pace, l’amore e che nessuno rischiasse la vita. Il rastafari mi ha chiamato. Finalmente sono arrivato in Paradiso». Dalla violenza alla pace. Dalla rabbia al risveglio. Un viaggio musicale, ma anche emotivo e psicologico, quello raccontato da ''Reincarnated'', storia di uno straordinario percorso di transizione vissuto da Snoop Lion. Una reinvenzione artistica, un risveglio spirituale. "Vogliono che faccia rap. Io non voglio fare rap, sono al top da quando ho iniziato. Ho fatto dei pezzi che non moriranno mai. Cos'altro posso fare nel mondo del rap?" diceva Calvin Broadus Jr., ovvero Snoop Dogg, prima di approdare nella terra del reggae, di provare un altro modo di vivere e di essere artista, di scoprire l’armonia e l’amore e di adottare il nome d´arte di "Snoop Lion". Deciso a lasciarsi alle spalle la carriera di rapper, le pistole, i tribunali e i funerali degli amici, Snoop collabora con il producer Diplo: in studio Snoop porta anche gli insegnamenti della comunità Nyabinghi, ovvero l´importanza della pace, la comunione con la natura e la fratellanza. Scavando nell'eredità della cultura musicale Rasta, Snoop visita Trench Town, patria del reggae e luogo dove hanno mosso i loro passi ritmati Peter Tosh, Bob Marley e Bunny Wailer. Girovagando tra le strade brulicanti di vita di Trench Town, Snoop rivive la propria genesi di giovane rapper a Long Beach, in California, ed entra in profonda sintonia con l'intera comunità. E quando si incontra (e fuma) con Wailer nella sua casa sulle colline che dominano Kingston, il re del reggae lo soprannomina "leone!".