recensioni dischi
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IACAMPO  "Valetudo"
   (2013 )

E' probabile che qualcuno si ricordi ancora degli Elle, talentuosa band veneta il cui primo album segnò la partenza delle produzioni URTOVOX nel lontano 2001, di cui Marco Iacampo era frontman oltre che autore di musiche e testi; o di GOODMORNINGBOY, sua esperienza solista successiva agli Elle che davvero tanto fece parlare di sé grazie a quei due dischi (''Goodmorningboy'', del 2002, ed ''Hamlet Machine'', del 2004) che lo confermarono come uno dei songwriter più talentuosi e sensibili del periodo. Più che una speranza... una capacità di esprimere emozioni in musica davvero unica. Strade che si dividono per ricongiungersi a distanza di tempo, scorrere di acque sotto i ponti che ti portano a proseguire percorsi non sempre facili e lineari ma che stanno alla base dell'evoluzione, della crescita, della presa di coscienza per lo sviluppo di un contenuto musicale che ancora oggi sorprende ed emoziona per la sua profondità. Una semplicità formale disarmante che sottintende il trascorrere della vita, il diventare uomini e padri; canzoni universali legate alla tradizione popolare. Non musica d'autore, non cantautorato… non come si intende oggi almeno. Anche se ascoltando queste 10 tracce, molti sono i nomi illustri che potrebbero venire in mente, da Ivano Fossati a Leonard Cohen passando per Caetano Veloso e Nick Drake. Ma al di là delle referenze più o meno calzanti, qua c'è l'uomo con il suo bagaglio che esprime se stesso, voce, chitarra e poco più. Quello che basta per staccare con il mondo ed iniziare a immaginare… un Mondonuovo.