SABU' E LA VIGILIA "Logica egoistica"
(2013 )
Circa 5 anni fa le radio furono letteralmente invase da "Cosa resta", sconosciuto singolo del siculo Sabù insieme alla band La Vigilia. Una vera e proprio esplosione dal nulla, o almeno così pensammo noi tutti che, di questo Sabù (al secolo Salvatore Alaimo) e dei suoi pards, ignoravamo bellamente tutto, dalla provenienza al background, musicale e non solo. In realtà, dietro quell'hit single c'era non solo un album interessante come "Schemi" (prodotto da Riccardo Piparo dei TI.PI.CAL, la disco-band siciliana che nel 1995 vendette vagonate di dischi nel mondo con la hit "The colour inside"), ma soprattutto un percorso personale di tutto rispetto, cominciato come autore e solo successivamente giunto a cantare in prima persona le proprie composizioni, un percorso vissuto sulla scia di personaggi fondamentali come Beppe Carletti dei Nomadi e Gaetano Curreri degli Stadio, e tutt'altro che improvvisato, essendo partito ormai 15 anni fa, alla fine degli anni '90. Da allora, di Sabù e La Vigilia non si era saputo più niente, se si esclude un singolo ("Meglio di così", entrato a far parte della compilation "Sanremo web" del 2009) ed un'apparizione in una tappa di "RTL", programma giovanile itinerante di Mtv. Fino ad oggi. Oggi, fortunatamente, la storia si ripete, con un nuovo singolo che sta già spopolando nell'etere ("Logica egoistica"), ed un album omonimo, sempre con l'ausilio imprescindibile della band La Vigilia, che mette ancor più a fuoco il talento del "provocautore" Sabù. Che, ed è questa la caratteristica più vincente del suo personaggio, associa scelte musicali precise e ben tarate (siamo in un territorio in cui si mescolano rock e musica d'autore) a liriche in cui non disdegna di dire ciò che pensa senza fronzoli, senza alcun pelo sulla lingua a frenare la sua emorragia testuale. Un album che l'autore definisce "perfettamente difettoso", perché racconta il nostro tempo, precisa fotografia delle passioni, delle difficoltà e delle deviazioni della nostra attuale quotidianità. Non a caso, nel singolo "Logica egoistica" si parla, appunto, di "mezze verità e piene bugie, l'uomo nella perfetta imperfezione". Stavolta ad accompagnare il viaggio di Sabù e compagni è un'altra presenza eccellente, quella di Riccardo Samperi, ottimo music maker conosciuto per il lavoro svolto con un altro siciliano d.o.c. come Mario Venuti, ed il risultato è a dir poco straordinario: tessuto musicale anglosassone (chi ama le sacre tavole del rock non resterà certamente deluso) unito alla pregnanza testuale tipicamente tricolore. Basterà ascoltare la già citata title track "Logica egoistica", oppure l'appicicaticcia "Deviato" (che, ascolto dopo ascolto, cresce sino ad imprimersi definitivamente nelle meningi), o ancor di più la sognante e splendida "E' un attimo", per finire con la ripresa finale della suddetta "Cosa resta", che a 5 anni di distanza mantiene intatta una magnifica contemporaneità. In conclusione, un album rotondo e composito, che sarà amato e concupito da schiere di ascoltatori di ben diversa estrazione: per intenderci, da chi in generale ama la buona musica. Perché questa, indiscutibilmente, è buona musica. Per non dire ottima. (Andrea Rossi)