recensioni dischi
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ANDREA POZZA TRIO  "A jellyfish from the Bosphorus"
   (2013 )

“A Jellyfish From The Bosphorus”, il nuovo cd in trio di Andrea Pozza edito da Abeat Records, segna il grande ritorno del pianista jazz sulla scena discografica nazionale ed internazionale. Registrato tra l’Italia e l’Inghilterra, l’album sarà supportato da un tour di presentazione che toccherà le principali città italiane. Nove brani, tra composizioni originali e famosi standard, dove l’eleganza, la musicalità e la maestria del pianismo di Andrea Pozza sono supportate da una ritmica affiatata, di esperienza e di altissimo livello composta da Aldo Zunino al contrabbasso e Shane Forbes alla batteria. Il titolo del cd, “A Jellyfish From The Bosphorus” (“Una medusa proveniente dal Bosforo”), è una metafora ideata da Andrea Pozza per raccontare la filosofia che sta alla base di alcune delle sue nuove composizioni presenti in questo album. Così come le meduse che seguendo correnti misteriose si spostano di mare in mare, così le influenze di altre culture musicali arrivano fino a noi insinuandosi silenziosamente nel nostro bagaglio linguistico musicale. «Mi sono accorto di essere stato influenzato da sonorità e ritmi provenienti da ogni parte del mondo – afferma Andrea Pozza – che sono entrati a far parte naturalmente del mio modo di suonare e comporre integrandosi nel mio stile jazzistico». E conclude: «Chi conosce la mia musica ed il mio background tradizionale, in questo cd potrà incontrare, di tanto in tanto, qualche “medusa” poco conosciuta che nuota ormai nei mari musicali in cui navigo». “A Jellyfish From The Bosphorus” è la testimonianza di uno stile elegante, costruito su un pianismo attento ai colori, alle sfumature, in perfetto equilibrio fra la solidità di un impianto formale di stampo europeo e l’inventiva fresca e ammaliante di un sound oltre oceanico. Il trio regala atmosfere intimistiche e calde, oscillando fra omaggi al passato come “In a sentimental mood” di Duke Ellington o “Blue room” e “Where or When” di Rodgers & Hart e “Get Happy” di Harold Arlen; e creazioni contemporanee nelle quali prevale un gusto “classico” di estrema compostezza, si pensi a “Love is the way” o “As Usual” dello stesso Pozza. Il pianista e compositore ama anche stupire, così si lascia andare alle atmosfere un po’ misteriose di “A Jellyfish From The Bosphorus”, brano dalla forma inusuale e che lascia molto spazio alla creatività e alla improvvisazione («C’è un bellissimo assolo di Aldo Zunino!» afferma Pozza); o “Il Primo dei Sette”, primo brano composto ed inciso da Pozza in 7/4, da qui il gioco di parole, che contiene tra l’altro uno splendido assolo di Shane Forbes alla batteria; o ancora “Tuttavia è così” costruito in forma di dialogo tra i tre musicisti.