recensioni dischi
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MICHELE MARAGLINO  "I mediocri"
   (2013 )

Antefatto: chi scrive è di Bologna, ed a Bologna il ragazzo un po' "truzzo" e "sborone" viene etichettato "maraglio". Mi risulta che, qua e là, anche nel resto dello Stivale il termine sia conosciuto, ma il copyright è, inequivocabilmente, della patria dei tortellini. Per questa ragione, capirete come il tarantino Michele Maraglino mi sia stato simpatico fin dal primo approccio. E' un po' come se a Napoli arrivasse un cantautore chiamato "Bravo Guaglione". Detto ciò, va subito detto che questo disco d'esordio è valido e ben più corposo del semplice primo approccio dovuto al cognome del cantautore in oggetto. "Umida" è un gran bel brano, "Vita mediocre" è profonda e ben strutturata, "Vienimi a cercare" è originale e "british" quanto occorre per rimandare alle nostre menti Badly Drawn Boy e Oasis al tempo stesso, mentre la fotografia de "L'aperitivo" potrebbe finire sui manuali che raccontano l'attuale "generazione 1.000 euro". Mai banale, splendidamente descrittivo, sempre sincero, radicato e appassionato, Maraglino vince senza fatica con questa sua opera prima. Che poi, a ben vedere, così prima non è: andate, per esempio, a scoprire il suo side project denominato Love Yourself First, i cui lavori potete scaricare gratuitamente su Bandcamp. Vi si aprirà davanti un intero mondo, dal quale ben difficilmente non resterete avvinti. (Andrea Rossi)