recensioni dischi
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THREE SECOND KISS  "Tastyville"
   (2012 )

I Three Second Kiss, attivi dal ‘96, sono riusciti a costruirsi una credibilità nel panorama underground paragonabile a quella di pochi altri. Cresciuti sotto l’impronta di Uzeda e Bellini, si presentano come perfetti portavoce della scena math rock/post core nazionale e non solo, godendo, a conferma di ciò, di un curriculum musicale a dir poco invidiabile. Sei dischi all’attivo, due dei quali registrati da Steve Albini e uno da Ian Burgess, alle spalle tre tour negli States con nomi di alto livello quali June of 44 (nel 2000) e Shellac (nel 2009) e la doppia partecipazione allo storico All Tomorrow’s Parties (nel 2002 e nel 2012). Questo loro ultimo lavoro ''Tastyville'', uscito a fine 2012 per la Africantape, non poteva non dare conferma della loro indiscutibile validità: un connubio tra la primitiva quanto calcolata articolazione di controtempi e ritmi sincopati della classica matrice math, e la più barocca tendenza all’infinito che approda su una nuova sfumatura melodica. La prosa che sfiora la poesia. “Questo è un disco a cui teniamo molto, anche perché per certi versi è diverso rispetto alle nostre precedenti uscite... abbiamo voluto sperimentare di più rispetto ai nostri canoni assodati perché sentivamo l’esigenza di esprimere nuove cose”, sono le parole di Sacha Tilotta in merito. Non resta che verificare quanto questa nuova sperimentazione possa convincerci di quello che forse già sapevamo.