recensioni dischi
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WALKING MOUNTAINS  "Walking Mountains"
   (2012 )

Walking Mountains, le montagne che camminano. Tutto nasce dalle moltitudini mobilitate dal The Occupy Movement, moltitudini potenti come montagne, montagne camminanti che hanno la forza di muoversi contro l'establishment. Stanco del sound elettronico degli anni 2000, perso spesso in inutili minimalismi o sterili revival degli anni '80, il musicista elettronico bolzanino (ma trapiantato a Bologna) Bartolomeo Sailer (già noto a livello internazionale come Wang Inc.) decide quindi di esplorare il passato, fulminato sulla via di Damasco dal primo lavoro di ESKMO. E guarda agli anni '70, al progressive, alla psichedelia, al kraut rock più sperimentale e gruppi storici come Throbbing Gristle, Deep Purple, Black Sabbath, ma anche a certi capolavori della "new thing" e agli album di Peter Brotzmann. Walking Mountains parla principalmente di rivoluzione, di amore e di futuro, il tutto condito con una visione sonora altamente psichedelica, una cura per il dettaglio ed un suono che guardando al passato cerca di proiettarsi nel futuro: jazz, pop destrutturato, rock cosmico. I testi sono scritti d'istinto: la primavera araba, Occupy Wall Street, le rivolte studentesche di Roma, il precariato, la crisi economica, i film di Sergio Leone, i post su Facebook degli amici (uno dei testi è stato copiato da uno status facebook del musicista Umberto Palazzo). Il lavoro nella migliore tradizione elettronica è stato realizzato quasi interamente all'interno del computer, con voci, pochi synth e una linea di basso suonati esternamente. Molte le collaborazioni: Vincenzo Vasi ha prestato la voce nel brano "Ⓐ", Huang Li Chieh (giovane artista taiwanese) ha letto magistralmente le parole di Mao Tze Dong in "Intro" ed Enzo Casucci ha suonato i sax di "The Dominant Class". L'album è stato realizzato grazie al finanziamento via crowd founding tramite indiegogo.com. E' stata un'esperienza umanamente coinvolgente e lo stesso Bartolomeo Sailer la descrive così: "Ho pensato molto al DIY e al crowd founding e devo dire che è stata una delle esperienze più belle della mia vita: il supporto (non solo finanziario) di molte persone, il calore trasmesso da chi seguiva la campagna, le inaspettate sorprese umane e tecniche che mi sono state presentate, hanno reso questa esperienza una cosa magica e forse irripetibile. Ho deciso di dare un nuovo significato al termine P2P: person to person, che sarà la forza della diffusione del lavoro di Walking Mountains".