recensioni dischi
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BUEN RETIRO  "In penombra"
   (2012 )

I Buen Retiro sono nati nell’estate del 1999 dall’incontro di Mauro Spada (basso e voce) con Emiliano Verrocchio (batteria) e Francesco Politi (chitarra). Dal 2004 Carmine Blasioli è il nuovo batterista ed il gruppo si è allargato ai quattro elementi dal 2008 grazie all’ingresso di Loreto di Giovanni (chitarra). Due lavori autoprodotti (''Ruggine perfetta'' del 2001 e ''Demodè'' del 2004) hanno preceduto il vero e proprio esordio discografico ''ufficiale'' del 2007 (''Escargot'') con la DeAmbula Records. Questo quarto lavoro della band è un disco cupo, distillato da una villa in aperta campagna in una quantità indefinita di tempo. Quasi un concept nel quale le tre tonalità di luce, oscurità e semi-oscurità tengono a braccetto disperazione e speranza in un cammino tra alberi e sterrati sotto il manto della luna. E’ nella penombra che le cose sono indefinite, sfumate, ingannevoli. Altrettanto la penombra reclama il riposo degli occhi ed il sollievo del corpo in quella zona morbida della luce dove il tempo sembra fermarsi e la mente si concede ai pensieri. Da una parte l’evoluzione dei rapporti tra le persone ed i loro cambiamenti in relazione al passare del tempo, da un’altra la mai sopita speranza che ogni momento di difficoltà possa risolversi verso la luce, altresì “a riveder le stelle” dopo aver attraversato piccoli, interiori inferni. La produzione di Amaury Cambuzat ha esaltato la scurezza del suono, compatto e solido, non pesante ed eccessivo. Psichedelia e post rock. In italiano.