MIMES OF WINES "Memories for the unseen"
(2012 )
I Mimes of Wine nascono nel 2006 come progetto solista della cantante e pianista Laura Loriga Laura, bolognese di nascita e apolide adottata negli States, ha scritto il primo album, ''Apocalypse sets'', in in tre anni, influenzata dalle città in cui ha vissuto in quel periodo (Bologna, Parigi, San Francisco, Los Angeles), e dai musicisti con cui ha collaborato in ognuna di esse. In questo primo lavoro, il carattere centrale del progetto viene definito nella sua base; si tratta di dieci brani in cui voce e piano portano melodie e armonie attraverso giochi di modulazioni dilatate e scure, e cambi ritmici che rimandano nelle strutture alla musica classica e al jazz, in atmosfere create da suoni di archi, campane, fiati, ebows, trombe, shruti box e rumori puri. Dal 2007 al 2009 Laura si è esibita quasi esclusivamente in California, accompagnata dalla viola e gli effetti di Neel Hammond (Sonus Quartet), il contrabbasso di Kenny Annis (David J), e la batteria di Drew Pearson (Twin Steps). ''Apocalypse sets'' in è stato registrato da Enzo Cimino (batteria, Mariposa, Beatrice Antolini) con cui Laura ha co-prodotto il lavoro, ed è stato pubblicato da Midfinger Records a fine 2009. I brani sono stati arricchiti tra l’altro dal contributo di Adriano Modica (chitarrista e bassista, Ulan Bator), Tiziano Bianchi (tromba, Vinicio Capossela), Francesco Begnoni (chitarra, Juniper Band), Zeus Ferrari (batteria, Juniper Band). Dopo l'uscita del primo album, Laura parte per un tour che impegna la band nella sua nuova e attuale formazione fino all'inverno seguente: Luca Guglielmino (chitarra), il polistrumentista Stefano Michelotti (fisarmonica, salterio, ghironda e molti altri), Matteo Zucconi (contrabbasso), Riccardo Frisari (batteria). In questo tour di oltre 70 date, Mimes of Wine condivide i palchi con artisti italiani e stranieri in Italia, Belgio e Germania (tra cui Josephine Foster, Wintersleep, Egle Sommacal, Ulan Bator,Sara Lov, Nancy Elisabeth, Niobe, Rie Sinclair, A Toys Orchestra). Alla fine del 2010 Laura inizia la scrittura del secondo album, ''Memories for the unseen'', che viene completato tra Los Angeles (dove vive attualmente) e Bologna, ed inciso nel febbraio di quest'anno in Italia. L'album è stato registrato a La Casa nel vento Studio da Enzo Cimino e arrangiato dalla stessa formazione del tour precedente e arricchito dal contributo di altri preziosi musicisti, tra cui Helen Belangie al violocello e Tiziano Bianchi a tromba e flicorno. Le sonorità di questo lavoro sono diverse dalle precedenti; il risultato è più potente, asciutto e diretto, meno sognante. La formazione stabile che la band ha raggiunto ha permesso un tipo di lavoro nuovo, in cui la ricerca di un equilibrio e degli estremi verso cui tendere non verte più solo intorno a Laura ma a tutti i componenti. Il mix e la post-produzione sono stati curati da Adam Moseley (Accidental Muzik, The Boat Studio), a Los Angeles. Una dimensione musicale eterea, sognante ma ricca di momenti accesi, con le voci calde ed emozionanti di Laura e del suo pianoforte sempre in primo piano, forti e fragili al contempo, che esprimono un pathos coinvolgente e affascinante, un caleidoscopio vorticoso di immagini rarefatte in cui i ricami importanti di violoncello aggiungono colore all’espressione di un talento musicale puro e cristallino. Teatrale come lo erano i magnifici Devics di Dustin O’Halloran e Sara Lov, conturbante come le migliori Cat Power e Lisa Germano, inclassificabile come i Dead Can Dance, ma assolutamente personale nell’espressione del suo bagaglio musicale. Note da ascoltare dietro una finestra in una giornata di pioggia, in attesa che il sole torni a bruciare la nebbia ...e le parole.