recensioni dischi
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FAUSTO PAPETTI  "Fausto Papetti sax - 18° raccolta"
   (1974 )

Un musicista che, nel '74, sforna dischi a ripetizione ormai da una vita è Fausto Papetti, classe 1923. "Un cinquantenne in classifica" si potrebbe intitolare la recensione di questo sassofonista nato a Viggiù (come i celeberrimi pompieri), che comincia la sua carriera nel dopoguerra diventando uno strumentista di grido e al quale le case discografiche danno fiducia facendogli incidere dischi a 45 giri e a 33 giri. Amante di Charlie Parker, ha una passione per la musica jazz della quale possiede una vastissima discografia con migliaia di dischi stipati nella sua personale discoteca. Effettua pochissime serate, in televisione non lo si vede mai o quasi, eppure è arrivato a vendere circa due milioni di long playing delle sue raccolte. La sua diciassettesima è uscita da pochi mesi ma già bussa alle porte la diciottesima: prevista per luglio, ritarderà perchè (caso unico, non solo all'epoca) prima di metterla in vendita si dovette aspettare di avere in magazzino almeno cento o centocinquanta mila copie per far fronte alle richieste. Le copertine dei long playing sono sempre molto curate, con delle belle ragazze nude o semi-vestite in pose artistiche. Comunque mai volgari. I motivi del successo possono essere identificati nella scelta dei brani e nell'uso del sax, strumento di moda e fra tutti il più vicino alla voce umana. Per i suoi dischi utilizza il sax alto e il sax tenore basandosi sul tipo di canzone da interpretare. Se il brano in origine è cantato da una donna usa il soprano per rendere meglio certe sfumature ed essere più vicino all'originale. Le basi ritmiche, con un gran numero di strumenti, formano un tappeto musicale eccellente con archi e strumenti a fiato, nel quale spadroneggia il suo sax. Poi il cambio di repertorio ogni sei mesi (di solito le sue raccolte hanno questa cadenza), che comunque è selezionato accuratamente prendendo in esame solo i più grandi successi del momento reinterpretandoli per un pubblico più adulto o in cerca di un'atmosfera particolare. I suoi dischi sono sexy, quindi. A partire dalle copertine. In un panorama nel quale anche le favole hanno tonalità equivoche e proibite (nelle edicole spuntano come funghi i fumetti con titoli quali BIANCANEVE, CAPPUCCETTO ROTTO, SEXY FAVOLE, FIABE PROIBITE, MAGHELLA, SORCHELLA) poteva mancare una musica per accompagnare momenti intimi? In Giappone Papetti fa addirittura musica su ordinazione. La casa discografica chiede tot brani di un certo tipo per contentare un particolare genere di pubblico e lui compone o interpreta ciò che gli chiedono. In America latina è addirittura un re tanto che ha dovuto incidere per il mercato sudamericano e spagnolo due dischi di sola musica latino americana. Poi alla sua normale produzione di raccolte si affiancherà una collana di 33 giri chiamata I REMEMBER con i maggiori successi di ogni paese e di ogni tempo. In questa collana uscirono dischi dedicati alla Francia, all'Italia, uno all'America Latina (differente da quelli sopracitati) e quattro agli Stati Uniti dove ci sono classici di Cole Porter, Glenn Miller o George Gershwin. In totale Fausto Papetti in otto anni di raccolte ha inciso circa 500 pezzi. Il successo popolare comincia ad arrivare nel 1972, successo che ha rimorchiato anche i precedenti dischi tanto che ora, nel '74, i negozianti chiedono alla Durium anche la raccolta numero uno che da parecchio tempo era fuori catalogo. Ma ancora più dei dischi Papetti è il re delle cassette. Ne vende in grandi quantità. Il compagno di viaggio ideale degli automobilisti italiani e non solo. (Christian Calabrese)