recensioni dischi
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FLYING LOTUS  "Until the quiet comes"
   (2012 )

Forse c'è in parte qualcosa di genetico, perché ritrovarsi imparentati con la famiglia Coltrane non capita a tutti, forse è anche l'essersi ritrovato al posto giusto nel momento giusto, ovvero in mezzo ad una comunità di artisti californiana che ha sempre rifiutato di seguire i canoni più prevedibili della musica hip hop (quella raccolta attorno agli eventi targati Low End Theory, tra i cui fondatori figura Gaslamp Killer). Ma prima di tutto questo arriva il talento. Che per Flying Lotus, all'anagrafe Steven Allison, è travolgente. Non a caso il suo vero esordio discografico arriva presto, a ventidue anni, col folgorante “1983” uscito per la Plug Research nel 2006, e già l'anno successivo viene messo sotto contratto dalla più prestigiosa etichetta di musica elettronica al mondo, l'inglese Warp. Da lì in avanti per il producer californiano è un'ascesa inarrestabile, accompagnata dalla stima di illustri colleghi (Radiohead in prima fila, ma poi Erykah Badu, Battles, tutta gente che lo chiamerà per remix e collaborazioni) e da un album più bello dell'altro: “Los Angeles” (2008), “Cosmogramma” (2010) fino a questo “Until The Quiet Comes”, in uscita ad inizio ottobre 2012. Oggi Flying Lotus è l'artista-simbolo di ciò che può essere considerato hip hop “avanzato”: gli stilemi della musica rap in mano sua diventano una materia prismatica da scomporre e ricomporre, incorporando il meglio tanto della elettronica sperimentale quanto della psichedelia anni '70 a tinte jazz-funk. Un vero e proprio artista del nuovo millennio, per cui le barriere stilistiche non sono un limite quanto piuttosto un punto di partenza verso destinazioni sconosciute. Dopo anni di eccessi formulaici, è il genio di un artista come Ellison che può riportare il rischio e l'avventura nella musica oggi. La critica se ne è resa conto, ma anche il grande pubblico: Flying Lotus è ormai una superstar attesissima, come hanno testimoniato le esibizioni sold out all'ultimo Sonar, a Barcellona, di fronte a migliaia di persone radunatesi lì appositamente per lui.