recensioni dischi
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JUJU & JORDASH  "Techno primitivism"
   (2012 )

Sono trascorsi già quasi dieci anni da quando Juju & Jordash si sono incontrati al porto di Haifa, in Israele. In quel periodo conducevano due esistenze molto diverse, ma si sono conosciuti grazie alle jam session be-bop alle quali partecipavano settimanalmente. Per tutti gli anni '90, sia Juju che Jordash di giorno suonavano e componevano per varie formazioni post rock, jazz, folk e sperimentali. Nel frattempo di notte, per compensare, entrambi sperimentavano la musica dance elettronica, cosa che presto avrebbero fatto insieme. Nel 2003 Juju & Jordash hanno ufficialmente unito le loro forze e due anni dopo è uscita la loro prima release sulla storica etichetta di Detroit Psychostasia, seguita da ottimi singoli ed ep usciti su label come la giapponese Cisco, la londinese Real Soon, l’americana Aesthetic Audio, la spagnola Deep Explorer, l’olandese Dekmantel e presto sull'etichetta inglese Golf Channel. Descrivere la musica di Juju and Jordash non è facile. Si tratta di una singolare fusione di elettronica e acustica, lounge e reggae, techno dal retaggio Detroit, post rock e free jazz, musica futuristica con uno sguardo al passato, con influenze che vanno da Ryuichi Sakamoto a Telonius Monk, passando dai Kraftwerk, Mr. Fingers, Cabaret Voltaire fino ad arrivare ad Ornette Coleman. Con molte produzioni in corso, Juju & Jordash continuano a fare altra musica, davvero la gioia quotidiana di uno come Juju che non poggia la sua chitarra da quando aveva dieci anni e di uno come Jordash che è seduto al suo piano da quando ne ha compiuti cinque. Al momento stazionano ad Amsterdam, dove lavorano a stretto contatto con Fortress Music Studios. Attualmente sono in tour mondiale per presentare questo nuovo album, che uscira' il 17 settembre distribuito da Rush hour ed edito da DEKMANTEL ,