BRAHAMAN "Anche il più ottimista"
(2012 )
Il primo album di Brahaman annovera la produzione artistica di Diego Maggi che insieme alla band ha lavorato al sound definitivo dell'album cercando di interpretarne meticolosamente gli umori e le atmosfere. “Anche il più ottimista” è un album temporale, vive il presente guardando continuamente al passato, perchè il futuro non si riesce a intravedere e spaventa. È un disco nostalgico, nei contenuti e nei suoni. Si rivolge ad un pubblico allargato, ma vede come protagonista la generazione dei trentenni eterni adolescenti. Una generazione che ha temuto le stragi come quella del '92, raccontata nel brano omonimo "'92" (brano sulla strage di Via D'Amelio); che ha sognato e sorriso con "I film di Francesco" (brano dedicato a Francesco Nuti); che vive quotidianamente l'ansia del precariato come una ragione d'essere – come ne "L'impiegato del mese". Una generazione che, pur avendo avuto tutto, combatte con i propri vuoti, con l'insonnia e l'apatia come in "Adrenalina” e in "Un mercoledì " (primo singolo estratto dall'album). Il disco contiene inoltre la preziosa partecipazione di Manuel Agnelli in "Superbia”, brano sull' anti-nucleare. E non mancano evidenti riferimenti alla poetica della "Beat Generation" con "Urlo", brano liberamente ispirato ad Allen Ginsburg. In “Anche il più ottimista” è inoltre presente una cover: "La ballata di un amore cieco" di De Andrè, qui completamente stravolta e personalizzata. Fortemente voluta dalla band, come unica e vera traccia romantica del disco, "La ballata di un amore cieco" completa quel sentimento sempre presente di disorientamento fra vincitori e vinti palesemente evidente già dal titolo stesso dell'album. Nel nuovo album dei Brahaman si parla anche di "Inno" come inno all'ebbrezza, quella necessaria voglia di leggerezza e di fuga dalla realtà, l'amara leggerezza e la nostalgia si ritrovano ancora una volta come tracce di un percorso in "Come eravamo" e in "Anche il più ottimista", brano che dà il nome e chiude simbolicamente l'album.